Veleno di cobra contro i prioni

Il veleno del cobra potrebbe rallentare l’insorgere delle encefalopatie spongiformi grazie alla sua azione sulla milza. Qui, infatti, le proteine prioniche si replicano e si accumulano prima di invadere il sistema nervoso. Somministrando una tossina del velenoso serpente a topi di laboratorio, alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno dimostrato che questi sviluppavano la malattia con un significativo ritardo. Gli scienziati hanno impedito l’interazione fra i prioni e alcuni fattori del sistema del complemento (uno dei componenti del sistema immunitario), bloccando così l’ingresso dei primi in quelle cellule della milza dove ha luogo la loro moltiplicazione. Proprio il meccanismo attraverso il quale il sistema immunitario è implicato nella diffusione nel cervello dei prioni presenti nel cibo contaminato è stato l’oggetto dello studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Zurigo che, contemporaneamente ai colleghi scozzesi ha pubblicato la ricerca su Nature Medicine. E sebbene gli autori della scoperta tendano a precisare come le vie di trasmissione della malattia possano essere molteplici, lo studio può avere importanti conseguenze dal punto di vista terapeutico. (v.n.)

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