Categorie: Vita

Verso l’America e ritorno

I giovani tonni rossi (Thunnus thynnus) del Mar Mediterraneo migrano verso l’Oceano Atlantico e arrivano fino alle coste americane, dove convivono con quelli provenienti dal Golfo del Messico. Poi tornano nei luoghi di origine per la riproduzione. Un lungo viaggio da “adolescenti” prima di raggiungere la maturità sessuale. La rotta emerge da uno studio coordinato da Jay Rooker e David Secor delle università americane A&M del Texas e del Maryland, cui ha preso parte anche l’Università di Bari. La ricerca, pubblicata questa settimana su Science, è importante anche perché suggerisce nuove linee di intervento per la protezione di questa specie ad alto rischio.

I ricercatori hanno utilizzato un nuovo metodo per identificare la provenienza dei singoli individui. La residenza ufficiale è stata infatti svelata attraverso la composizione chimica degli otoliti, piccole strutture ossee presenti nell’orecchio interno, solitamente usate per determinare l’età dei pesci. La proporzione degli isotopi degli atomi di carbonio e ossigeno che costituiscono queste strutture, infatti, è una sorta di certificato di nascita. L’analisi ha evidenziato che una parte dei giovani tonni (non ancora giunti a maturità sessuale) pescati nelle marinerie del Nord America proviene dal Mediterraneo, mentre quelli adulti sono esclusivamente originari del Golfo del Messico. I ricercatori cercheranno ora di capire se le popolazioni americane – più a rischio di quelle nostrane – intraprendano un viaggio simile, spingendosi fino al Mediterraneo.

Le politiche di protezione del tonno rosso, che dal 1969 sono di competenza dell’Iccat, l’Istituto internazionale per la conservazione del tonno nell’Atlantico e nel Mediterraneo, andrebbero così perfezionate alla luce dei nuovi pattern di migrazione emersi in questo studio. La conoscenza del comportamento migratorio delle popolazioni, infatti, è fondamentale per la pianificazione delle strategie di conservazione. La prova degli spostamenti transoceanici dei tonni conferma la necessità di politiche di gestione sovranazionali. (s.s.)

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