Verso un vaccino per herpes e raffreddore

I ricercatori della McMaster University in Canada hanno scoperto un passaggio importante nel riconoscimento da parte del sistema immunitario di alcuni virus come l’herpes e il raffreddore. Si tratta di una scoperta fondamentale, spiegano gli esperti su Nature Immunology, che potrebbe portare a vaccinazioni non solo per molto malattie virali, ma, spiegano gli autori della ricerca, addirittura per il cancro.

Lo studio ha evidenziato come una proteina, precedentemente nota per essere coinvolta nel metabolismo, svolga un ruolo cruciale anche nella rilevazione dei virus. Come spiega Brian Lichty, coautore dello studio. “Abbiamo identificato un passaggio importante nella rilevazione di virus da parte del sistema immunitario, dimostrando come sia cruciale nella risposta del vaccino contro queste infezioni. Se il componente del sistema immunitario identificato in questo studio non si attiva, la vaccinazione fallisce”.

“Il nostro studio – aggiunge Yonghong Wan della McMaster University – rappresenta un passo avanti nella comprensione di come il sistema immunitario individua un’infezione virale. Ma non solo: come componente del nostro sistema immunitario è coinvolto anche nella rilevazione del cancro ed è fondamentale per lo sviluppo di malattie autoimmuni”.

Prima di questo studio era già noto che la proteina IRF-3 (Interferon regulatory factor 3) contribuisce a una prima linea di difesa contro le infezioni innescando un’attività antivirale, anche se la sua attivazione in seguito a un’infezione non era stata pienamente compresa. Ora la nuova ricerca ha scoperto che l’interazione tra le proteine S6K1, STING e l’enzima TBK1 è un meccanismo capace di regolare l’IRF3 e, quindi, aiuta a scatenare le risposte antivirali. “Ora che abbiamo identificato questo aspetto del sistema immunitario, possiamo lavorare sullo sviluppo di metodi per coinvolgere questo percorso durante la vaccinazione contro virus o il cancro”, conclude Lichty.

Riferimenti: Nature Immunology

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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