La legge sull’eutanasia è stata approvata dal Parlamento olandese. I Paesi bassi sono così il primo paese ad aver concesso ai medici la possibilità di mettere fine alla vita di quei pazienti che non portano avanti la malattia serenamente e con dignità. Negli Stati Uniti infatti è previsto un programma di assistenza medica al suicidio per i malati terminali, ma la legge è più restrittiva rispetto a quella olandese. Il provvedimento varato in Olanda sarà attivo dalla prossima estate e riprende i principi guida formalizzati nel 1993 per consentire alcuni medici di assistere alle prime morti volute. “Potrebbe essere il primo passo per rimuovere incertezza e sensi di colpa dal malato e dal medico”, ha dichiarato il ministro della sanità Els Borst, che ha assicurato che l’eutanasia non potrà essere abusata da medici senza scrupolo. Il provvedimento legislativo prevede un lungo rapporto tra medico e paziente ed esclude categoricamente che cittadini non residenti in Olanda possano ricorrere a questa forma di assistenza. Sul piano internazionale, non sono mancate le obiezioni. Il Ministro tedesco della Giustizia Hertha Daeubler-Gmelin ha criticato la legislazione olandese affermando che solo la terapia medica può ridurre la sofferenza mentre il Vaticano aveva già denunciato duramente il progetto di legge dopo la sua approvazione lo scorso anno da parte della Camera. (g.p.)
