Virus melodici

Le particelle virali possono essere riconosciute in base al suono che producono. La scoperta realizzata da alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge, potrebbe trovare applicazione nella diagnosi di molte malattie, dall’Aids all’epatite. Per far “suonare” i virus i ricercatori hanno sfruttato la vibrazione di alcuni cristalli di quarzo, ricoperti con un anticorpo al quale si attaccano le particelle dei virus umani, immessi in un campo elettrico. Aumentando il voltaggio, i cristalli hanno cominciato a vibrare sempre più velocemente fino a quando il virus si è staccato, con uno scoppio. Ed è proprio questo suono, registrato dal cristallo, che nell’esperimento si comporta come un microfono, a caratterizzare ogni singolo virus. “E’ come uno sparo”, ha dichiarato Matthew Cooper che ha coordinato lo studio, “anche se l’emissione è simile a quella di un’onda radio FM e quindi è al di fuori del campo di ascolto umano”. Dalla scoperta i ricercatori sperano di ottenere uno strumento d’indagine più efficace nei confronti dei virus “anche perché”, ha spiegato il microbiologo Donald Jungkind della Thomas Jefferson University, “le tecniche usate fino ad oggi hanno mostrato i loro limiti”. (p.c.)

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