Un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne è riuscito in un’impresa decisamente fuori dal comune: dare il volto a un’antica mummia egiziana vissuta 2.300 anni fa servendosi di una stampante 3d e alcune tecniche di medicina legale. “L’idea del progetto è quello di prendere questa reliquia e in un certo senso riportarla in vita utilizzando tutte le nuove tecnologie”, spiega Varsha Pilbrow dell’Università di Melbourne. “In questo modo può diventare molto più di un oggetto affascinante da essere messo in un museo. Grazie a lei, gli studenti saranno in grado di imparare a diagnosticare una patologia e osservare come le popolazioni possano essere state influenzate dagli ambienti in cui hanno vissuto”.
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