Due indizi su tre sono quasi una prova. La prova che la vecchia sonda Voyager 1 – che tra poco, il 5 settembre, festeggerà il suo 35° compleanno nello spazio – è praticamente arrivata alla frontiera del nostro Sistema Solare, e si proietta nello spazio interstellare. Gli indizi sono due bruschi cambiamenti rivelati dagli strumenti a bordo di Voyager 1. I due più importanti acquisiti negli ultimi sette anni, spiegano dalla Nasa. Quali? Un repentino aumento nella rilevazione dei raggi cosmici (circa il 5 per cento) accompagnato da un abbassamento (della metà) nella rivelazione delle particelle a bassa energia provenienti dall’interno del Sistema Solare.
Sebbene i valori captati da Voyager 1 alla fine di luglio siano tornati a quelli misurati in precedenza nel giro di tre giorni, si tratta di cambiamenti troppo importanti per passare inosservati (delle prime variazioni erano già state viste a maggio). Tanto che se gli astronomi alla Nasa trovassero il terzo indizio mancante – un cambiamento nella direzione del campo magnetico, attualmente sotto analisi – si potrebbe con buona certezza affermare che la sonda sia prossima a raggiungere lo spazio interstellare.
Che si tratti di una nuova regione ai margini del Sistema Solare, Edward Stone, project scientist di Voyager, è praticamente certo, ma appunto ha bisogno della prova del nove per dire dove si trovi esattamente la sonda. Le variazioni rivelate alla fine di luglio sono quelle attese e rientrano, pur con i grandi cambiamenti osservati, nel trend delle rilevazioni di Voyager 1, che vedono i raggi cosmici aumentare d’intensità e al tempo stesso le particelle a bassa energia provenienti dall’interno Sistema solare diminuire.
In questi 35 anni Voyager 1 ha fatto un viaggio lunghissimo, giungendo a 18 miliardi di chilometri dal Sole. Nel 2004 la sonda ha superato il termination shock, un primo confine dell’eliosfera, una sorta di grande di bolla permeata dalla particelle emesse dal Sole stesse e in cui si trova il Sistema solare. I dati analizzati ora dai ricercatori suggerirebbero ora che Voyager 1 abbia raggiunto la frontiera finale, come la chiama la Nasa, muovendosi nella porzione terminale dell’elioguaina (o heliosheath, mostrata nell’immagine), che delimita l’eliosfera dal mezzo interstellare, e in cui il vento solare rallenta sensibilmente. Per capire se Voyager sia davvero sul punto di tuffarsi oltre dovremo aspettare ancora un mesetto con i risultati delle analisi sul campo magnetico.
via wired.it
Credit immagine a Nasa/Jpl-Caltech
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RiVelazione? Non sarà per caso riLevazione?........
Quanto siamo piccoli!... Ma quanto siamo grandi.
Vi ringraziamo per la segnalazione, abbiamo corretto il refuso