Sul New England Jorunal of Medicine si torna a parlare di Zika. A farlo è un documento pubblicato dalla rivista in cui si presentano i risultati dell’analisi delle tac compiute su 23 bambini brasiliani con diagnosi di microcefalia, una condizione potenzialmente associata all’infezione virale. I bambini esaminati sono nati da madri con infezioni durante la gravidanza compatibili con Zika (oltre non si specifica nell’articolo) e mostrano alterazioni a livello cerebrale che potrebbero indicare il modo in cui il virus – se legato alla microcefalia come ipotizzato – potrebbe danneggiare il cervello.
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