Astronomia: stanotte l’incontro tra Luna, Venere e Marte

Stasera tutti con il naso all’insù. Oggi, infatti, Luna, Venere e Marte si incontreranno nel cielo per un rendez-vous molto particolare, fortuito e, soprattutto, spettacolare, almeno dal punto di vista degli osservatori terrestri (ma non temete: non ci sarà la fine del mondo). Gli astrofili più attenti si saranno già accorti che, nelle ultime settimane, il pianeta Venere, visibile nel cielo subito dopo il tramonto del Sole, si stava lentamente allontanando dalla nostra stella, tramontando leggermente più tardi ogni sera. E che, allo stesso tempo, Marte si spostava nel verso opposto, avvicinandosi al Sole e tramontando sempre più presto.

Alla coppia si aggiungerà stasera anche la Luna: il nostro satellite, infatti, che si muove più velocemente dei due pianeti, vi passerà proprio nel mezzo (ovviamente rispetto alla nostra prospettiva), formando un triangolo molto stretto, “abbastanza da poter essere visto anche con un telescopio a bassa potenza o un binocolo”, come racconta Space.com. L’allineamento dovrebbe verificarsi anche nella giornata di sabato, ma prima del tramonto, il che renderà molto difficile osservarlo. Stasera o mai più, dunque.

Non è la prima volta che succede. Il 5 maggio 2000, per esempio, furono ben sei i corpi celesti a disporsi lungo un’immaginaria linea retta tra la Terra e il Sole: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e, ancora una volta, la Luna. E ci fu chi pensò che sul nostro pianeta si sarebbe scatenata l’apocalisse – scioglimento dei ghiacciai, uragani, alluvioni, terremoti. Ma, naturalmente, non avvenne niente di tutto ciò: “La distanza tra la Terra e questi pianeti”, spiegò la Nasa, “è troppo grande perché la loro gravità e il loro campo magnetico abbia qualsiasi effetto sulla Terra. Per di più, non riusciremo neanche a vedere l’allineamento, perché i pianeti si troveranno dal lato opposto del Sole rispetto alla Terra”. Stasera non sarà così. Ragione in più per non perdersi lo spettacolo.

Credits immagine: Starry Night Software
Via: Wired.it

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