La prima mappa delle malattie reumatiche in Italia

    Le malattie reumatiche sono patologie con alti costi sociali ed economici, e un impatto crescente nel nostro Paese. Adesso, grazie a una rilevazione promossa da Amrer (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna), è stato verificato in modo univoco, e per la prima volta in Italia, il peso numerico di queste malattie, misurato in base ai codici esenzione di sette patologie reumatiche tra le più gravi e invalidanti. I risultati, di grande importanza per orientare le scelte sanitarie nella cura di queste patologie, sono stati presentati negli scorsi giorni, e dimostrano che i malati in Italia sono non meno di 371.586, cioè il numero di esentati presenti nelle 150 Asl di tutte le regioni.

    Le sette patologie prese in esame sono: Artrite Reumatoide, Psoriasi, Lupus Eritematoso Sistemico, Malattia di Sjogren, Morbo di Paget, Sclerosi Sistemica Progressiva, e Spondilite Anchilosante. Il dato complessivo, che sottostima la prevalenza reale di tutte le malattie reumatiche (in quanto non considera quelle non censite o i pazienti esenti per altri motivi come l’età o il reddito), indica come abbiamo detto un livello minimo certo dell’impatto di queste patologie.

    “Rappresentare il dato numerico delle malattie reumatiche è stata la prima esigenza che Amrer si è posta quando ci siamo trovati a confrontarci con l’amministrazione pubblica – ha spiegato Guerrina Filippi, Presidente Amrer, in occasione della presentazione del rapporto – per fare proposte e richieste era necessario avere a disposizione uno scenario chiaro della situazione che palesasse il bisogno, i confini e il peso di cui Amrer si faceva portavoce”.

    La rilevazione disegna dunque la mappa dei pazienti con malattie reumatiche nel nostro Paese in base all’età, al genere e al territorio di residenza. La maglia rosa per organizzazione dei servizi, presenza di centri specialistici e competenza dello specialista reumatologo spetta a Friuli Venezia Giulia (0,79% di esenti ticket), Veneto (0,78%), Lombardia (0,72%), seguite da Toscana (0,70%), Emilia Romagna, Puglia; meno virtuose, Lazio, Umbria, Marche, Basilicata, Val d’Aosta, Campania, che vede bocciata Napoli (0,31%).

    “Il numero totale di esenzioni attive per le sette patologie censite è di 371.586, che è come dire tutti i residenti del Comune di Bologna o di Firenze. Un numero davvero significativo se si pensa che corrisponde a persone con una patologia cronica fortemente invalidante che non guarisce, ma che purtroppo continua ad evolvere – ha sottolineato Daniele Conti, Responsabile Area progetti Amrer onlus – inoltre il report ha fatto emergere un trend costante di aumento delle esenzioni per patologie reumatiche: possiamo stimare che in futuro avremo oltre 40.000 esenzioni ticket in più all’anno in Italia”.

    Guardando alle singole patologie, un’analisi dei dati complessivi fa emergere che il 41,6% (154.610 esenzioni ticket) delle esenzioni rilasciate è per Artrite Reumatoide (Ar), seconda significativa patologia è la Psoriasi nelle sue varie forme con il 31,8% (118.245 esenzioni ticket), patologie di minore prevalenza numerica ma altrettanto severe come la Sclerosi Sistemica Progressiva e il Lupus Eritematoso Sistemico (Les), rappresentano globalmente il 12,8%.

    Risultati importanti dunque, che possono aiutare concretamente ad orientare le scelte di politica sanitaria. In Emilia Romagna ad esempio i dati dell’indagine nazionale di Amrer sono stati già elaborati e utilizzati per la definizione e attivazione della “Rete Reumatologica Metropolitana” del territorio bolognese.

    “Abbiamo iniziato a lavorare a un tavolo aperto a tutti i reumatologi, ad Amrer e alle tre Aziende sanitarie del territorio per costruire insieme un sistema-cittadino – ha raccontato Massimo Annicchiarico, Direttore Sanitario Ausl di Bologna – predisponendo quello che poteva essere il percorso ideale di un paziente con sintomi sospetti, vale a dire “chi fa cosa dove”.

    Altro dato interessante emerso dal report nazionale di Amrer è il numero di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età con esenzioni-ticket, l’1% del campione (5.670). Un numero enorme considerato che oltre 4.200 bambini censiti sono affetti da Artrite Reumatoide, esenzione che nonostante le esigenze dei piccoli siano molto diverse, mutua dagli adulti le stesse modalità di gestione di malattia e di approccio farmacologico.

    “Nella popolazione pediatrica mancano esenzioni per visite correlate a manifestazioni specifiche come, ad esempio, l’iridociclite, che sono frequenti nella forma tipica del bambino e che non si osservano nell’adulto”, ha concluso Alberto Martini, Professore Ordinario di Pediatria dell’Università di Genova e Presidente della Società Europea di Reumatologia Pediatrica (Pres) – ampliare le prestazioni a seconda dei bisogni specifici inciderà sulla qualità dell’offerta migliorando i percorsi diagnostico-terapeutici e, prevedibilmente, potrà incidere positivamente sulla spesa”.

    Credits immagine: Amrer

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    1 commento

    1. E’ convinzione errata ma assai diffusa che la causa delle affezioni reumatiche sia da imputarsi all’esposizione in ambienti ad alto tasso di umidità.
      Tale convinzione impedisce di individuare le vere cause e applicare le possibili terapie.
      Sbaglio?

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