Lo dicono le statistiche degli ospedali: ad arrivare al pronto soccorso in seguito a infortuni sportivi o gravi incidenti stradali sono più spesso gli uomini delle donne, ed è noto che il genere maschile ha una maggiore predilezione per gli sport rischiosi. E ora una ricerca pubblicata sull’autorevole British Medical Journal suggerisce che gli uomini siano ben dieci volte più propensi delle donne a compiere idiozie fatali.
Lo studio, realizzato da Ben Alexander Daniel Lendrem, studente della The King Edward VI School, in collaborazione con ricercatori della Newcastle University, prende in esame i vincitori dei Darwin Awards. Questo (cinico) riconoscimento è attribuito, generalmente dopo la morte, a chi elimina se stesso in modo così stupido da poter ritenere che la sua azione favorisca una maggiore sopravvivenza della specie, in quanto i suoi geni – che in qualche modo riducono la fitness – non vengono tramandati.
Il “rischio idiota” è un rischio privo di senso, in cui l’eventuale ricompensa è trascurabile mentre il risultato è spesso letale. Fra i vincitori dell’ultima edizione, per esempio, i due uomini che il 24 aprile, trovandosi in una riserva naturale in Kenya, hanno pensato di scattare dei selfie mentre accarezzavano il muso a un elefante fino a che questo, furioso, li ha calpestati e uccisi.
Ecco i risultati dello studio: nel periodo che va dal 1995 al 2014, su 318 vincitori dei Darwin Awards, le cui gesta sono state verificate da uno specifico comitato (escluse le coppie formate da un maschio e una femmina), 282 erano maschi e solo 36 femmine.
Gli autori riconoscono i limiti dello studio, fra cui la possibilità di pregiudizi nella selezione operata dal Comitato per i Darwin Awards, e la possibilità che la differenza possa essere attribuita al diverso consumo di alcol dei due sessi, dovuto a sua volta a fattori socioculturali; ciononostante la differenza appare così marcata da meritare un approfondimento.
Se le donne non amano il rischio, questo non dimostra che siano sempre guidate dalla ragione. Basti pensare che è il genere femminile il più appassionato di astrologia. Secondo un sondaggio del Gallup del 2005, il 30% delle donne britanniche crede nell’oroscopo, contro il 14% dei connazionali maschi, mentre nel 2009 una ricerca del Pew Research Center americano mostra che negli Usa le donne sono due volte più propense dei maschi a rivolgersi a medium o indovini.
Il genere femminile è più incline a credere nel paranormale o a seguire una religione. Come si spiega questo andamento? Phil Zuckerman, docente al Pitzer College, scrive su Psycology Today che la spiegazione si potrebbe cercare nel fatto che nella maggior parte delle società il potere è in gran parte in mano agli uomini, quindi la religione e il paranormale sarebbero scelti dalle donne come “conforto” di fronte a una realtà quotidiana piuttosto ostile.
Una blogger americana, Nicole A. Murray, propone una visione diversa, secondo cui le comuni scelte di marketing contribuirebbero a rafforzare lo stereotipo che associa donne e oroscopo. Considerando i siti web di nove periodici femminili (Women, Allure, Cosmopolitan, Elle, O, Vogue, Glamour, Bazaar, Woman’s Day e Marie Claire) e otto periodici maschili (Complex, Details, Esquire, GQ, Maxim, Penthouse, Playboy, AskMen.com e FHM) la rubrica dell’oroscopo si trova in 6 del primo e solo in una del secondo gruppo.
In questo modo si consoliderebbe l’opinione che le donne siano più interessate alla pseudoscienza piuttosto che alla scienza sperimentale. Sarebbero invece tante le donne a cui l’oroscopo non interessa, e forse non sono pochi gli uomini che lo vanno a cercare nelle riviste femminili.
Credits immagine:– reuben – via Compfight cc
Guardate che la ricerca del British Medical Journal è uno scherzo, legato alla sua famosa Christmas edition:
http://www.queryonline.it/2014/12/23/quei-burloni-del-bmj/