Pensare l’invisibile: tra biologia e psicoanalisi

Aldo Carotenuto, Edoardo Boncinelli
Pensare l’invisibile
Bompiani, 2000
pp. 157, lire 13.000

Un viaggio che porta il lettore dal Dna all’inconscio. Un percorso lungo e a prima vista molto impegnativo che si dispiega nei dialoghi fra due massimi esperti italiani dei rispettivi campi, lo psicoanalista Aldo Carotenuto e il biologo Edoardo Boncinelli. Che fra battute amichevoli e serrate discussioni scientifiche appassionano anche il lettore meno esperto alle tematiche di confine fra biologia molecolare e psicoanalisi. Un botta e risposta che spazia dalla sofferenza alle emozioni, dal desiderio all’intenzionalità, dalla coscienza alla possibilità di spiegare attraverso il linguaggio il mistero dell’inconscio. Il tutto condito da aneddoti personali, da battute spiritose e sane affermazioni sui limiti di entrambe le discipline. Il libro, curato da Francesca Garofoli, nasce da un dibattito iniziato da Carotenuto e Boncinelli alla Biblioteca Comunale di Misano Adriatico nel marzo del 1999 e terminato in un incontro alla libreria Bibli di Roma nell’aprile dello stesso anno. Anche se l’impressione è che i due avrebbero volentieri continuato a chiacchierare.

Ad aiutare il lettore a entrare nel dialogo fra esperti che si snoda in ogni capitolo, ci sono brevi ma esaurienti introduzioni che inquadrano il problema dibattuto da un punto di vista storico-scientifico e filosofico. Scopriamo così che il dialogo fra psicoanalisi e scienza non è cosa solo di questi giorni: dal celebre carteggio – Perché la guerra? – tra Einstein e Freud, fino allo scambio epistolare fra Jung e Pauli a proposito della sincronicità. Tra i tanti temi dibattuti nel pur conciso libro, quello della coscienza e della sua interpretazione sembra prevalere sugli altri. Dobbiamo considerarla un prodotto dell’espressione del nostro patrimonio genetico, così come vorrebbe un’interpretazione riduttivista della biologia molecolare, o il solo frutto di esperienze passate e intenzionali, secondo una spiegazione ingenuamente psicoanalitica? Nessuna delle due, per fortuna. Ma entrambi gli aspetti, genetico e psicologico, insieme danno luogo, peraltro in maniera in gran parte ancora misteriosa, alla coscienza, al libero arbitrio, al desiderio. Perché nella secolare disputa fra corpo e mente non ci sono né vincitori né vinti.

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