Categorie: Salute

Quanto è potente il senso dell’olfatto?

Spesso si dice che l’olfatto sarebbe il meno sviluppato dei nostri sensi. In realtà, si tratta di un luogo comune che sembra presto destinato a svanire. Merito di uno studio della Rockefeller University di New York, che ha analizzato la capacità del sistema olfattivo umano di distinguere gli odori a partire da piccole differenze nel mix di stimoli olfattivi che li compongono. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, dimostrerebbero che il naso degli esseri umani può discriminare oltre mille miliardi di stimoli olfattivi differenti, e avrebbe quindi una capacità percettiva molto superiore a quella da vista e dell’udito.

Si sa da tempo che il sistema visivo umano può distinguere alcuni milioni di colori, e le orecchie circa 500.000 toni differenti. Sulle capacità percettive dell’olfatto fino ad oggi esistevano però molte meno certezze. Nella letteratura scientifica si legge spesso che il naso sarebbe in grado di distinguere circa 10.000 odori differenti, ma questo dato, spiegano gli autori dello studio, non era mai stato dimostrato sperimentalmente.

Determinare con precisione la potenza dell’olfatto non è infatti semplice, perché non si conosce l’esatto range di molecole che possono essere captate dai recettori olfattivi. Invece di testare una ad una tutte le molecole possibili, i ricercatori della Rockefeller University hanno deciso di verificare quanto devono essere diversi due odori perché il sistema olfattivo si riesca ad accorgersi della differenza.

La maggior parte degli odori infatti sono composti da miscele di molte molecole. Il profumo delle rose, ad esempio, è prodotto da un mix di oltre 270 componenti. Per semplificare l’esperimento, i ricercatori si sono limitati però a testare odori composti da 10, 20 o 30 molecole differenti, provenienti da una raccolta che ne conteneva in totale 128. A 28 volontari è stato quindi chiesto di annusare 200 paia di odori differenti, e i ricercatori hanno quindi valutato quante molecole dovevano differenziare un odore dall’altro perché fossero distinguibili dal sistema olfattivo. I risultati hanno stupito gli stessi autori: in alcuni casi infatti, i partecipanti riuscivano a riconoscere i due odori anche quando avevano il 90% delle molecole in comune.

Con i dati raccolti, i ricercatori hanno quindi potuto stimare statisticamente il numero di possibili stimoli odorosi che possono essere distinti dal nostro sistema olfattivo. Anche limitandosi alle 128 molecole utilizzate nell’esperimento, sarebbero comunque più di 1.700 miliardi, un numero che supera di molti ordini di grandezza le capacità del sistema visivo e di quello uditivo.

Riferimenti: Science

Credits immagine: Zach Veilleux / The Rockefeller University

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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