Una nuova tecnica di imaging per tumori midollari e degenerazione vertebrale

(Humatas) – In occasione dell’evento “Giornate di Progresso in Patologia Vertebrale”, promosso dalla Società Italiana di Chirurgia vertebrale (SICV&GIS) e dalla Società italiana di Neurochirurgia (SINCH), il Neuro Center di Humanitas apre le porte alla formazione per giovani neurochirurghi e chirurghi ortopedici e presenta le più innovative tecnologie chirurgiche e di imaging, sviluppate al servizio della precisione assoluta per interventi spinali. “Durante l’evento didattico saranno presentate e utilizzate nelle tre live surgery in contemporanea tecnologie innovative studiate e messe a punto nel nostro centro”, spiega Maurizio Fornari, responsabile Neurochirurgia di Humanitas Neuro Center e direttore scientifico dell’evento”. “In particolare queste nuove tecnologie serviranno ai giovani chirurghi per operare con assoluta precisione riducendo i rischi e i lunghi tempi di apprendimento necessari quando si parla di tumori midollari”.

Tumori midollari: precisione estrema con l’imaging che fonde risonanza magnetica e TAC

Avanguardia assoluta nell’ambito della chirurgia dei tumori midollari è la fusione tra immagini virtuali e dinamiche della colonna con risonanza magnetica (RMN) acquisite prima dell’intervento e immagini statiche di TAC durante l’intervento. “Grazie a questa novità assoluta di cui, primi al mondo, abbiamo appena pubblicato uno studio, che uscirà nel prossimo numero della rivista americana Neurosurgery, la precisione durante gli interventi diventa estrema”, spiega Francesco Costa, neurochirurgo di Humanitas Neuro Center”. “Con una nuova procedura di fusione di immagini siamo riusciti a sovrapporre l’immagine TAC del paziente eseguita in sala operatoria, all’immagine della colonna acquisita in precedenza con RMN. La fusione delle immagini, insieme alla chirurgia computerizzata assistita con navigazione permettono di vedere e operare con precisione assoluta, riducendo i rischi per il paziente. Essendo pochissime al mondo le sale operatorie attrezzate anche per la risonanza magnetica, prima di riuscire a fondere le immagini di TAC e RMN, si ricorreva alle immagini preregistrate di risonanza non reale della colonna del paziente oppure alla TAC che da sola non forniva la precisione necessaria per il trattamento dei tumori spinali”.

Ripristinare l’equilibrio della colonna negli anziani, il nuovo focus della chirurgia spinale

Precisione e tecnologie innovative anche quando si parla di equilibrio delle curve della colonna, sagittal balance, una nuova filosofia ideata dal più importante ortopedico spinale d’Europa, Jean Charles Le Huec di Bordeaux presente all’evento, per la correzione delle patologie degenerative che coinvolgono i dischi vertebrali in modo particolare nell’anziano riducendo le fisiologiche curvature della colonna presenti invece nelle età più giovani. “Se i tumori midollari colpiscono a tutte le età, con l’invecchiamento sono gli anziani ad andare incontro all’incurvatura in avanti della colonna, detta anche ipercifosi, con perdita della lordosi lombare necessaria per l’equilibrio in posizione eretta – continua Maurizio Fornari. – Per ripristinare l’equilibrio di una colonna negli anziani affetti da patologia degenerativa, abbiamo studiato “device” in titanio simili a gabbiette da inserire nel disco vertebrale per ripristinare lo spazio intervertebrale e il corretto diametro tra le vertebre, e ottenere così il riallineamento della colonna.” L’ipercifosi è considerata, insieme alla debolezza muscolare e all’osteoporosi, una delle principali cause di caduta e disabilità degli anziani, oltre ad avere ripercussioni sulla qualità della vita. Il processo di curvatura della colonna inizia dopo i 40 anni a causa dei fenomeni degenerativi che coinvolgono i dischi intervertebrali e le vertebre stesse.

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