La musica si ascolta con il cervello

Il cervello delle persone non udenti riesce a sentire la musica. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Dean Shibata, assistente di radiologia all’Università di Washington, e presentato all’87th Scientific Assembly and Annual Meeting of the Radiological Society of North America (Rsna). Le persone non udenti avvertono le vibrazioni sonore nella parte del cervello che le altre persone usano normalmente per ascoltare. Utilizzando la risonanza magnetica, Shibata ha esaminato l’attività cerebrale di dieci studenti con gravi difetti all’udito e di undici volontari con un udito normale, mentre sulle loro mani venivano prodotte vibrazioni intermittenti. In entrambi i gruppi si è rilevata attività nella parte del cervello che normalmente elabora le vibrazioni. Ma gli studenti non udenti, a differenza degli altri, hanno mostrato anche attività cerebrale nella corteccia uditiva, che in genere è usata soltanto durante la stimolazione uditiva. “Questa scoperta ci fa capire che la percezione delle vibrazioni musicali da parte delle persone non udenti è reale perché avviene nella stessa parte del cervello che elabora i suoni veri e propri”, spiega Shibata, “ecco perché i musicisti non udenti riescono a sentire la musica e la gente che ha problemi di udito può ascoltare i concerti”. Secondo quanto emerge dallo studio, inoltre, i bambini sordi dovrebbero ascoltare musica fin da piccoli in modo da favorire lo sviluppo dei centri musicali del loro cervello. (r.p.)

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