È Carlo Rovelli, con il libro «La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose», (Raffaello Cortina, 2014), ad aggiudicarsi la nona edizione del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica. A decretarlo è stata una giuria di 800 classi secondarie di tutta Italia, per un totale di ventimila studenti. La premiazione è avvenuta venerdì pomeriggio al Palazzo della Ragione di Padova, alla presenza dei cinque autori finalisti e di circa 700 studenti giunti appositamente per la finale.
La giuria, presieduta quest’anno da Vittorino Andreoli, aveva scelto la cinquina finale. Sono stati poi gli studenti di circa 800 classi delle superiori, da tutta Italia, a decretare il vincitore finale. Carlo Rovelli, fisico e saggista, svolge la sua attività scientifica nell’ambito della gravità quantistica ed è uno dei fondatori della gravità quantistica a loop (loop quantum gravity). Si è occupato anche di storia e di filosofia della scienza. Recentemente, a consolidare la sua fama di divulgatore, c’è il successo delle sue “Sette brevi lezioni di fisica” (Adelphi), diventato un vero e proprio best-seller.
Il secondo classificato di questa edizione del premio è Roberto Defez con “Il caso Ogm. Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati” (Carocci editore); Terzo Vincenzo Schettino, “Scienza e Arte” (Firenze University Press); il quarto classificato è Claudio Bartocci, “Dimostrare l’impossibile” (Raffaello Cortina); quinto premio per Massa Camassi con “I terremoti” (Il Mulino). A condurre l’evento a Palazzo della Ragione Dario Vergassola e Maria Luisa Vincenzoni.
Un saluto speciale prima della premiazione è arrivato dallo spazio. L’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti, in orbita per “Futura”, seconda missione dell’Asi, ha salutato i ragazzi presenti a Padova dalla stazione spaziale internazionale. Ha infine augurato in bocca al lupo agli autori finalisti, ringraziandoli per il loro impegno nella divulgazione scientifica.
Ho letto “La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose” perchè mi è stato regalato.
Confesso che l’approccio è stato titubante in quanto la persona che mi ha donato questo prezioso strumento di conoscenza è profondamente credente e quindi pensavo ad una specie di testo per l’indottrinamento delle persona.
Viceversa, man mano che leggevo e approfondivo i ricordi passati, ho scoperto un libro coinvolgente, divulgativo e allo stesso tempo rigoroso.
Complimenti, il premio è meritato