Tanto più matura è l’età del padre, quanto più è probabile che il figlio possa sviluppare la schizofrenia. E’ ciò che rivela uno studio condotto dai ricercatori della Columbia University. L’ipotesi è quella che il seme del padre, con il passare degli anni, accumuli mutazioni genetiche, che vengono poi trasmesse alla sua prole. Secondo Dolores Malaspina, prima firmataria della ricerca, pubblicata sulla rivista Archives of General Psichiatry, un caso di schizofrenia su quattro può essere ricondotto all’avanzata età paterna. E la relazione causa-effetto sembra essere lineare: un uomo di età compresa tra i 45 e i 49 anni ha una probabilità doppia di mettere al mondo figli con questa grave malattia mentale rispetto a un uomo di 25 anni, mentre oltre i 50 anni il rischio è triplicato. Ciò che può spiegare come questo disturbo psichiatrico, così come altre malattie, sia associato all’età paterna è il processo di formazione dei gameti maschili. Le cellule spermatiche infatti si rinnovano continuamente attraverso successive divisioni e questo rende più probabile il verificarsi di errori nella replicazione del Dna. (g.i.)
