“Non può esserci giustizia fino a quando i crimini contro l’umanità non saranno giudicati dalla legge”. Con queste parole, Kofi Annan, segratario generale delle Nazioni Unite, ha annunciato la prossima apertura della Conferenza diplomatica dell’Onu per ‘istituzione di un tribunale internazionale permanente. Un mese di lavori, dal 15 giugno al 17 luglio, durante il quale le delegazioni dei diversi Stati riunite presso la sede della Fao, a Roma, cercheranno un accordo sulla configurazione da dare al tribunale mondiale che dovrà a giudicare i reati di genocidio e, in generale, tutti i crimini contro l’umanità. Sono passati cinque anni da quando per la prima volta venne avanzata in sede Onu la proposta di istituire una Corte penale permanente sovrastatale contro quei reati, per esempio quelli commessi in guerra, che per loro natura non possono essere perseguiti dai tribunali delle singole nazioni. E la Conferenza di Roma, il cui atto conclusivo dovrà poi essere ratificato dai singoli Stati, rappresenta un primo importante passo verso questo obiettivo.
Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…
No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più