Aborto e contraccezione, diritti europei

L’Europarlamento ha approvato con 280 voti a favore, 240 contrari e 28 astensioni una relazione che invita i governi dell’Unione a garantire a tutti i cittadini europei i diritti sessuali e riproduttivi. Il provvedimento ha sollevato le polemiche dei parlamentari di orientamento cattolico, dell’area socialista e dei Verdi. Che hanno parlato di ‘eurovergogna’ e di ‘blitz all’europarlamento’. Tuttavia, sessualità, aborto e contraccezione sono temi esclusi dalla competenza europea, che può limitarsi a fornire indicazioni e suggerimenti. In questo caso, i punti salienti della relazione sono stati già approvati da tempo da molti governi, anche a livello internazionale, per esempio alla Conferenza mondiale sulle donne di Pechino del 1995. Questa relazione è centrata sulla tutela delle donne, dei giovani, degli adolescenti, dei ceti meno abbienti. Non solo: l’Europarlamento afferma che l’aborto “deve essere legale, sicuro e accessibile a tutti”, e chiede ai governi di promuovere la contraccezione d’emergenza, vendendo la pillola del giorno dopo senza prescrizione e a prezzi accessibili, fornire contraccettivi e servizi gratuiti per la salute sessuale e riproduttiva. Infine il documento contiene un punto che potrebbe cambiare la tutela dei diritti sessuali e riproduttivi, perché invita “a fornire accesso ai servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva senza operare discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere o dello stato civile”. (m.ba.)

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