Acqua anche al polo nord

Ulteriori osservazioni accreditano la presenza di acqua su Marte. Le rilevazioni delle sonde Mars Odyssey e Mars Global Surveyor suggeriscono l’esistenza nel sottosuolo del pianeta di uno strato di permafrost (suolo perennemente congelato) ricco di ghiaccio. I nuovi dati, pubblicati su Science, riguardano il polo nord di Marte e seguono, ad appena un anno di distanza, un’analoga scoperta relativa al polo sud. Secondo i ricercatori russi e statunitensi che hanno comunicato la notizia il quantitativo d’acqua ora individuato sarebbe superiore di un terzo al precedente. In epoche passate, caratterizzate – come molti ritengono – da un clima più mite, Marte è stato probabilmente un pianeta ricco d’acqua capace di ospitare forme di vita. E individuare tracce biologiche rappresenta oggi una delle priorità per gli scienziati. Ma la recente scoperta può influenzare la stessa strategia di esplorazione del pianeta. Organizzare una spedizione umana sarebbe molto più semplice se dal permafrost si potesse estrarre acqua. Per confermare le nuove osservazioni e rintracciare eventuali microrganismi fossili la Nasa sta valutando l’opportunità di riproporre in una versione aggiornata il Mars Polar Lander. Il veicolo, disperso nel 1999 durante l’atterraggio, era stato progettato proprio per analizzare il suolo delle calotte polari di Marte. Nel frattempo la ricerca di acqua e di forme di vita alle latitudini intermedie prosegue con le missioni Mars Exploration Rovers (Nasa) e Mars Express (Agenzia spaziale europea) il cui arrivo sul Pianeta Rosso è previsto tra circa sei mesi. (g.p.)

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