Chilo e metro addio: cambiano le vecchie unità di misura

unità di misura

Da oggi, 20 maggio, il chilogrammo non sarà più lo stesso. Così come altre 6 unità di misura di base: il metro, il secondo, l’ampere, il kelvin, la mole, la candela. A stabilirlo è il nuovo Sistema internazionale delle unità di misura (Si), approvato dagli esperti della Conferenza generale dei pesi e delle misure (Cgpm), riuniti in sessione plenaria a Versailles lo scorso novembre, nel quale le definizioni delle unità di misura di base riportano radicali cambiamenti: non sono più legate a oggetti materiali o proprietà della materia, soggetti a variazione nel tempo, bensì a costanti fondamentali della fisica.

Il chilogrammo va in pensione

Da oggi, quindi, ci sarà un nuovo chilogrammo. A raccontarlo è Enrico Massa, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim), che in un video spiega la sua nuova definizione. Fino ad oggi, il chilogrammo era definito dalla massa del cilindro di platino-iridio conservato all’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure a Sèvres. Da oggi, invece, l’unità di peso sarà definita considerando il valore numerico della costante di Planck, fissato a 6,626070040×10-34 joule per secondo.

Le altre unità di misura

Ad essere ridefiniti saranno anche il metro, il secondo, l’ampere, il kelvin, la mole e la candela. Come riporta l’Inrim, le prime unità di misura ridefinite a partire dal valore delle costanti fisiche sono state: il metro, in termini di velocità della luce (ovvero 299.792.458 metri al secondo), il secondo, in termini di frequenza della transizione iperfine dell’atomo di cesio (pari a 9192631770 hertz) e la candela, in termini di efficacia luminosa.

Da oggi, inoltre, l’ampere (l’unita di misura della corrente) è definito dal valore numerico della carica elementare fissato a 1,602176634×10^-19 coulomb.

Mentre, il kelvin (unità di misura della tempertura) è definito a partire dal valore numerico della costante di Boltzmann k, ovvero 1,38064852×10^-23 joule su kelvin. E, infine, la mole (che serve a definire le quantità di una sostanza) sarà legata alla costante di Avogadro. 

Riferimenti: Inrim

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