Al circo per battere la scoliosi

I muscoli si potenziano, la colonna vertebrale si riallinea e loro, i bambini, si divertono da morire. Tra funi, trapezi e tessuti, come acrobati al circo. E’ così che la “ginnastica aerea”, un Progetto medico pilota, l’unico del genere in Europa, ideato da Marina Maciocci, pediatra e Presidente dell’Associazione Medica Italiana Ginnastica Aerea (Amiga onlus), cerca di guarire e di prevenire scoliosi e cifosi nei bambini e negli adolescenti.

“Trazione gravitazionale e potenziamento in aria dei muscoli che circondano la colonna vertebrale: sono questi i principi cardine della “fisioterapia ludica” che mira alla prevenzione e alla terapia dei dismorfismi dell’età evolutiva: scoliosi, cifosi, vizi posturali, asimmetrie del bacino”, spiega Maciocci. “Per la prima volta, abbiamo messo in campo attrezzatura da circo con finalità mediche e selezionato e modificato posizioni ed esercizi che provengono dal bagaglio artistico e coreografico degli artisti dell’aria. Il tutto mentre i bambini giocano, si divertono e, chissà, imparano anche l’arte circense”.

Il progetto nasce da un’attenta ricerca nella letteratura esistente in materia, secondo cui la trazione gravitazionale o verticale funziona come metodo per ridurre la scoliosi. L’idea innovativa è quella di trasformarla in un’attività divertente, in una nuova ed emozionante “sporterapia” fatta, per la prima volta, in aria. L’intuizione arriva all’improvviso durante uno spettacolo di Grande Circo: “crescendo utilizziamo mani e braccia quasi solo per la prensione e la gesticolazione – continua Maciocci – e così facendo la nostra colonna subisce solo gli effetti negativi della gravità. Non a caso gli animali, che usano in modo bilanciato i quattro arti, non si ammalano di scoliosi, che colpisce invece il 2-3% dei soggetti bipedi, prevalentemente donne. Se impariamo ad arrampicarci e a muoverci nell’aria, con l’aiuto di un trapezio o di un tessuto aereo, come al circo, sperimentiamo gli effetti positivi della forza di gravità per il ripristino di quell’equilibrio neuromuscolare che viene compromesso nella scoliosi”.

Alla fine del 2006 è quindi partito il Progetto “Discipline aeree per la colonna vertebrale”, finanziato dall’Agenzia dello Sport della Regione Lazio e ospitato dal Municipio Roma VII nella palestra della scuola elementare “Andrea Doria”. E’ qui che i ragazzi, circa una ventina, tra gli 8 e i 16 anni, iniziano a riscaldarsi con esercizi di giocoleria e di equilibrismo sul “filo teso” o sul “rola-bola”, seguono poi un percorso in quadrupedìa che mima i movimenti del mondo animale ed eseguono, infine, su trapezi, tessuti, funi e cerchio, figure quali la farfalla, il pesce, la sirena, la radice e il pipistrello. Sotto l’attenta supervisione di uno straordinario lavoro di équipe, tra medici (5, di varie specialità, quelli di Amiga), una fisioterapista e gli artisti, reclutati tra i professionisti della Scuola di Nuovo Circo.

“Tutti i miei pazienti – conclude la pediatra – hanno ottenuto un miglioramento del trofismo muscolare, della postura e dell’umore. Bambini timidi e introversi che manifestavano il loro disagio nello stare a testa in giù, hanno imparato a percepire e a controllare il proprio corpo nello spazio e a vivere le nuove, insolite sensazioni”.

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