Alitalia, compagnia poco verde

Quando scegliamo una macchina possiamo scegliere il modello che emette meno CO 2 nell’atmosfera, ma quando dobbiamo decidere con quale compagnia aerea volare non possiamo far valere lo stesso principio. O almeno non potevamo. L’Organizzazione non governativa tedesca Atmosfair viene in aiuto dei passeggeri dall’anima ambientalista grazie a un sistema per valutare l’impatto ambientale di Alitalia e co. L’indice verrà presentato domani al Salone Internazionale del Turismo di Berlino, ma online è già disponibile la prima classifica di efficienza ambientale dei vettori di tutto il mondo.

L’ Atmosfair Airline Index ha preso in considerazione 116 compagnie, escludendo quelle che operano solo voli cargo, 107 tipi di aerei, 308 diversi motori, per un totale di voli che rappresenta il 92% del trasporto passeggeri mondiale. Sono state considerate le rotte di corto (fino a 800 km), medio (da 800 km a 3.800 km) e lungo raggio (oltre 3.800 km), mettendo a confronto l’impatto ambientale dei diversi voli a seconda della categoria. Il punteggio finale è espresso in centesimi e permette di dividere le aziende in 7 classi di efficienza, dalla A alla G. Il risultato viene fuori grazie a un complesso calcolo che considera molte variabili, come le emissioni di anidride carbonica per chilometro, il tipo di motore, la distribuzione dello spazio in cabina, l’aerodinamicità del velivolo.

Il primo dato non proprio confortante è che nessuna compagnia ha raggiunto le classi A o B di efficienza, per quanto lunga o corta sia la tratta percorsa. Solo 11 vettori si sono piazzati nella terza classe (C), mentre la maggior parte delle società occupa la fascia D (49) e la E (42).

La più rispettosa dell’ambiente, per quanto in fascia C, è risultata la compagnia charter inglese Monarch Airlines (con 77,4 punti), mentre la peggiore è la South African Airlink (13,8 punti). L’ Alitalia si piazza all’ 85esimo posto (45,8 punti), mentre l’ Alitalia Express (che opera solo con due aerei) al 111esimo posto (30,6 punti). I competitor europei se la cavano meglio delle italiane: Iberia è al 25esimo posto (63,2 punti), Air France è al 37esimo (60,5), Lufthansa è al 52esimo (56,6) e la British Airways è al 61esimo posto (52,6).

Meglio di Alitalia anche le grandi americane: la Us Airways è al 29esimo posto (62,5), Delta Air Lines è al 33esimo posto (61,7), Continental Airlines è al 38esimo posto (60,3) e United Airlines è al 48esimo posto (58,1).

Secondo l’Ong tedesca “i risultati migliori sono stati raggiunti da quelle compagnie aeree che usano un equipaggiamento moderno, ben bilanciati per rotte percorse e passeggeri trasportati, con un’alta densità di posti a sedere, e un tasso alto di posti occupati”. Il che vuol dire che le compagnie verdi sono magari anche quelle più scomode per i passeggeri. Ma per chi ha a cuore l’ambiente, il sacrificio varrà la pena.

Riferimenti: wired.it

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