Gli archivi di Guglielmo Marconi conservati in Inghilterra sono a rischio dispersione. La multinazionale delle telecomunicazioni Marconi, proprietaria dei documenti, ha deciso di metterli all’asta. L’azienda, infatti, sta passando un periodo di crisi che, per esempio, in Italia ha già portato al licenziamento di molti dipendenti. Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi, ha chiesto che la collezione venga almeno venduta in blocco: “L’effetto di una vendita pezzo per pezzo sarebbe quello di polverizzare una memoria storica”. Falciasecca ha inoltre sollecitato un intervento a tutela degli archivi, ancora conservati nel Museo di Chemsford, da parte del Ministro per le Comunicazioni Maurizio Gasparri. L’appello è stato lanciato pubblicamente insieme ad Elettra Marconi, figlia dello scienziato, nel corso della giornata organizzata a Pontecchio, cittadina natale dell’inventore della radio, per ricordare il centenario dell’apertura della prima stazione radiotelegrafica a Glace Bay. (ma.c.)
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