All’origine delle formiche

La storia delle formiche distruttrici, come quelle della specie africana “Anomma”, mal si accorda con le principali teorie evoluzionistiche secondo cui si sarebbero originate separatamente in diversi continenti milioni di anni fa. Recenti studi hanno infatti messo in luce che le formiche voraci, insetti che viaggiano in gruppi numerosi distruggendo tutto ciò che trovano sul loro cammino, non sono “evolutivamente” diverse da quelle che popolavano la Terra all’epoca dei dinosauri. Questo perché sono “nate” nello stesso luogo e perché nel corso degli anni non hanno subito grossi cambiamenti genetici. La scoperta, pubblicata sulla versione on-line della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è il frutto di anni di studi di un gruppo statunitense di entomologi della Cornell University. “I biologi”, ha dichiarato Sean Brady, co-autore della ricerca, “si sono sempre meravigliati di come queste formiche fossero identiche in tutte le parti del mondo”. In particolare sono stati gli studi genetici sui fossili a chiarire il percorso evoluzionistico delle formiche: sono state trovate le stesse mutazioni a livello di quattro geni in tutte le specie di formiche presenti nei diversi continenti. Questo potrebbe gettare nuova luce anche sull’evoluzione del Gondwana, il supercontinente presente sulla Terra 100 milioni di anni fa, da cui sarebbero originate tutte le terre emerse nella disposizione che conosciamo ora. (s.l.)

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