Che gli uccelli si siano evoluti a partire da un gruppo di dinosauri è ormai un’evidenza scientifica acquisita. Numerosi fossili di rettili presentano caratteristiche anatomiche del tutto analoghe a quelle degli uccelli, sia per la morfologia dello scheletro, sia per la presenza del piumaggio. E ora, alle diverse specie di dinosauri con penne e piume va aggiunto anche il Velociraptor.
La presenza delle strutture tipiche degli uccelli in questo piccolo e veloce predatore del Cretaceo Superiore (circa 100-90 milioni di anni fa), per anni soltanto ipotizzata, è stata dimostrata dai ricercatori dell’American Museum of Natural History di New York, su alcuni fossili rinvenuti in Mongolia nel 1998. Come riporta l’articolo pubblicato su Science, le penne non si sono conservate, ma l’ulna di questi rettili presenta una fila di escrescenze ossee simili a quelle degli uccelli attuali. In queste escrescenze si inseriscono le penne che consentono il volo, le remiganti secondarie. Le ossa degli arti anteriori ritrovate mostrano sei sporgenze, distanti 4 millimetri l’una dall’altra, lasciando supporre la presenza di 14 penne. Il famoso Archaeopteryx, il primo fossile rinvenuto, nel 1860, che mostra caratteristiche sia dei rettili sia degli uccelli, con tanto di calco di una piuma, ne portava 12.
I paleontologi hanno stimato che questo Velociraptor doveva essere lungo circa un metro e mezzo e pesare 15 chili. La taglia e le dimensioni relativamente ridotte dell’arto anteriore consentono di escludere che questo rettile fosse in grado di volare. È ancora da stabilire se le penne fossero un residuo evolutivo ereditato da antenati volatori o se fossero adibite a funzioni specifiche, come il bilanciamento nella corsa, il controllo termico del nido o se fossero strutture ornamentali per il corteggiamento. (s.s.)
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