Anche il cervelletto si rigenera

Un nuovo studio italiano ha individuato nel cervelletto dei conigli alcune aree in cui le cellule nervose si sviluppano a partire dal tessuto adulto, dimostrando che riparare le parti danneggiate dell’encefalo – in linea teorica – non è impossibile.

La scoperta, quindici anni fa, che anche nel sistema nervoso centrale adulto dei mammiferi si possono formare nuovi neuroni ha rappresentato una pietra miliare delle neuroscienze, stravolgendo la precedente convinzione che la neurogenesi avvenga, in questa classe animale, una volta per tutte durante lo sviluppo embrionale, senza possibilità di riparazione dopo la nascita. Contrariamente agli altri vertebrati, in cui questo processo post-natale avviene diffusamente nell’encefalo, nei mammiferi sembra comunque limitata a poche zone specifiche.

Ora, lo studio effettuato dai dipartimenti di Morfofisiologia veterinaria e Biologia animale e dell’uomo dell’Università di Torino, coordinato da Luca Bonfanti e pubblicato su Plos One, ha individuato una di queste zone, dimostrando la presenza di precursori delle cellule neurali all’interno del cervelletto di conigli giovani e adulti, una regione dell’encefalo considerata in precedenza particolarmente “statica”. In particolare dalla ricerca è emerso che le aree in cui vengono prodotti i nuovi neuroni non sono residui del tessuto germinale embrionale, ma sono centri di generazione alternativi che si originano a partire dal tessuto adulto già formato.

Secondo i ricercatori, le conoscenze fin qui acquisite rappresentano un punto di partenza per capire come l’encefalo danneggiato potrebbe essere, in futuro, riparato. (s.s.)

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