Salute

Alcol, anche una sbornia danneggia il cervello

Anche una sbornia danneggia il cervello. Una sbronza episodica infatti può provocare gravi danni all’olfatto e al cervello. Lo dimostra una serie di esperimenti realizzati sui topi dai ricercatori dell’Università del North Carolina (Usa) e pubblicati su Alcoholism: Clinical & Experimental Research.

Il primo studio in vivo

Fino ad oggi, le ipotesi più accreditate consideravano il periodo di astinenza dopo la fase di alcoolismo come quello più nocivo per il cervello. “Valutazioni che”, commenta Fulton T. Crews, coordinatore dello studio, “vengono da studi condotti in vitro, cioè in ambienti sperimentali. Il nostro lavoro, invece, è stato condotto in vivo, su organismi viventi, e ha mostrato danni ingenti già durante l’intossicazione”.

Una sbornia danneggia il cervello dei topi

Ogni otto ore, i ricercatori hanno somministrato ai topi una dose di alcool proporzionale a quella necessaria a provocare una sbronza nell’uomo. E hanno scoperto che dopo solo due giorni, iniziava una degenerazione dei neuroni collegati all’apparato olfattivo e, dopo quattro giorni, anche di altre regioni del cervello. Che nell’uomo si possano verificare simili danni è ancora da dimostrare, anche se numerosi test neuropsicologici hanno confermato la perdita di capacità cognitive ben prima dei segnali clinici sul fegato. (a.ca.)

Leggi anche: Quanto durano gli effetti di una sbornia

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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