Andare al lavoro a piedi o in bici fa bene al cuore

Nonostante la European Society of Cardiology e l’American Heart Association raccomandino almeno 150 minuti di esercizio fisico moderato alla settimana (o 75 minuti di esercizio intenso), almeno il 23% degli adulti non raggiunge questi standard. Con occupazioni a tempo pieno condotte principalmente in un ufficio, e poco tempo libero, molte persone trovano infatti difficile trovare tempo per l’attività fisica nella propria routine quotidiana. Una possibile soluzione, suggerisce uno studio pubblicato su Heart, potrebbe essere quella di sostituire il tempo passato in macchina per andare al lavoro tutti i giorni con un’alternativa più salutare, come ad esempio camminare o prendere la bici. Un cambiamento di questo tipo ridurrebbe il rischio di soffrire di malattie coronariche ed ictus dell’11%, e di conseguenza le possibilità di morire a causa di queste patologie del 30%.

I ricercatori hanno analizzato lo stile di vita di oltre 358mila partecipanti, di età comprese tra i 37 e i 73 anni, residenti nelle aree urbane del Regno Unito tra il 2006 e il 2010, utilizzando una serie di questionari per raccogliere dati sul tempo passato a raggiungere il posto di lavoro e altre destinazioni e i diversi mezzi di trasporto usati. Dall’analisi, è emerso che circa i 2/3 dei partecipanti utilizzavano la macchina per andare al lavoro tutti i giorni, ricorrendo saltuariamente ad altre opzioni più salutari (come camminare o andare in bicicletta) per raggiungere invece destinazioni non collegate al proprio impiego. La bicicletta, in generale, era assai meno diffusa dell’automobile (solo l’8,5% dei partecipanti la utilizzavano regolarmente per raggiungere il posto di lavoro).

Dai risultati, è emerso che i partecipanti che sceglievano regolarmente opzioni più attive dell’automobile per andare al lavoro erano meno propensi a sviluppare malattie cardiovascolari (in particolare, l’11% in meno), mentre i partecipanti che camminavano o andavano in bici sia per andare al lavoro che per altri tragitti erano ancora meno a rischio (il 43% in meno).

“Modi più attivi di viaggiare sono direttamente collegati ad una riduzione del rischio di soffrire di malattie cardiovascolari“, hanno concluso i ricercatori, “Questo è un messaggio importante per i medici che devono discutere modi per essere più attivi con i loro pazienti.”

Riferimenti. Heart

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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