Salute

Quanti anni hai? Te lo dice la flora batterica intestinale

La flora batterica intestinale, ovvero i miliardi di batteri che risiedono nel nostro intestino, ha una varietà di funzioni diverse: ci aiuta ad esempio a digerire il cibo che ingeriamo e regola il funzionamento del nostro sistema immunitario. E adesso può anche essere utilizzata per indovinare quanti anni abbiamo. La presenza di diverse specie di microrganismi può infatti essere utilizzata come un orologio biologico estremamente accurato, in grado di prevedere l’età di una persona con un errore di solamente 4 anni.

La flora batterica intestinale cambia nel tempo

La scoperta è avvenuta mentre un gruppo di scienziati della start-up InSilico Medicine studiavano come la flora batterica intestinale cambia nel tempo. Durante la ricerca il team ha analizzato oltre 3600 campioni di batteri intestinali forniti da 1165 partecipanti, in salute e provenienti da diverse aree del mondo, di età comprese tra i 20 e i 90 anni.

I ricercatori hanno creato uno specifico algoritmo in cui hanno associato la presenza di 95 diverse specie di batteri all’età del 90% dei partecipanti allo studio. Al programma è stato successivamente chiesto di stimare le età del rimanente 10% a partire solamente dalla composizione della loro flora batterica intestinale. Basandosi sui dati precedentemente inseriti, il computer ha previsto le età dei partecipanti con un errore di solamente 3,94 anni (in eccesso o in difetto).

Batteri, indicatori dell’età

In particolare, 39 specie di batteri sono state identificate come importanti indicatori dell’età di una persona: questo perché alcuni microbi, in generale, diventano più abbondanti con l’avanzare degli anni, come ad esempio Eubacterium hallii, un batterio che svolge un ruolo importante nella regolazione del metabolismo, mentre altri diminuiscono in numero, come Bacteroides vulgatus, associato alla rettocolite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino. Ovviamente, questi cambiamenti sono a loro volta influenzati in modo significativo da alimentazione, sonno e attività fisica, oltre a consumo di alcol e antibiotici (B. vulgatus, ad esempio, tende ad essere presente in grandi quantità in individui che hanno una dieta ricca di grassi e proteine animali).

Secondo i ricercatori, questi indicatori potrebbero anche essere utilizzati per studiare in che modo la flora batterica intestinale di una persona in salute differisce da quella di pazienti affetti da malattie, come per esempio, l’Alzheimer.

Riferimenti:  bioRxiv

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

Visualizza i commenti

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

1 giorno fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 settimana fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più