Antidepressivi più efficaci e veloci

Luis Berrade dell’Università di Navarra ha scoperto nuovi composti che sembrano potenziare l’azione degli antidepressivi. Si tratta di derivati del benzo[b]-tiofene che agiscono sul trasportatore della serotonina e sul recettore serotoninergico 5-HT7, due neurotrasmettitori considerati fondamentali nello sviluppo della depressione.

Il malfunzionamento della sinapsi in cui è presente la serotonina gioca un ruolo essenziale nella genesi di questa malattia. Nelle persone depresse infatti, si riscontra una carenza di questo neurotrasmettitore e le terapie moderne intervengono sulla diminuzione del suo assorbimento. Ora la scoperta di  Berrade  ha permesso alla sua équipe della School of Sciences di sintetizzare 51 nuove molecole con potenziale attività anti-depressiva, unendo l’anello della molecola del benzo[b]-tiofene con l’arilamina (un’altra molecola aromatica). Questi composti, che vanno a intervenire, nel cervello, sul trasportatore della serotonina e sul suo recettore 5-HT7, sono stati valutati da due dei più prestigiosi centri specializzati in quest’area: il Mediterranean Institute of Neurobiology (in Italia) e il dipartimento di farmacologia dell’Università di Oslo (Norvegia). I ricercatori hanno concluso che nove di queste sostanze hanno una maggiore affinità al trasportatore rispetto al farmaco oggi in uso, la Fluoxetina.

A gennaio sono cominciati i test in vivo sui modelli animali per valutare se i nuovi composti saranno in grado di diminuire il tempo minimo che occorre ai farmaci per agire sui sintomi della depressione. Attualmente questi impiegano dalle tre alle sei settimane dalla prima assunzione prima di dare risultati apprezzabili, un’attesa che spesso spinge i pazienti ad abbandonare la terapia. (a.p.)

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