Viene spesso considerata una malattia del passato, ma la tubercolosi uccide ancora: ogni anno tre milioni di persone muoiono nel mondo per l’infezione portata dal batterio Mycobacterium tubercolosis. Le epidemie di AIDS e l’inadeguatezza dei trattamenti antibiotici hanno contribuito a un’inquietante riemergere della malattia, che sembrava quasi debellata negli anni ottanta. La nuova Tbc, invece, colpisce ancora e spesso in forme resistenti ai farmaci. Gli scienziati sono già alla ricerca di punti deboli nella struttura del batterio responsabile dell’infezione. E grazie alla cristallografia a raggi X, i ricercatori della Texas A&M University guidati da James Sacchettini, sono ora riusciti a determinare la struttura atomica dell’antigene 85c, che svolge una funzione chiave nello sviluppo del batterio. La proteina partecipa infatti alla sintesi della parete cellulare del Mycobacterium tubercolosis. Lo studio, pubblicato su Nature Structural Biology, aiuta a spiegare la funzione chimica dell’antigene, aprendo così nuove strade alla ricerca farmacologica: l’arresto della produzione dell’antigene 85c impedirebbe infatti la costruzione delle pareti cellulari del batterio, rendendolo più vulnerabile. (f.n.)
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