Categorie: Salute

Arriva il Fit(ness) di Google

Il lancio dell’ultima sfida di Big G è previsto per il 25 Giugno alla I/O conference per sviluppatori di Google, e si chiamerà “Fit”: la nuova piattaforma che raccoglierà dati su benessere e salute degli utenti del domani, quelli più tecnologici. Attraverso app dedicate per smartphone, tablet e gadget di prossima uscita (orologi, occhiali e braccialetti), Google promette di offrire un servizio di monitoraggio per le attività sportive legate al fitness e non solo. L’unico problema, per ora, sembra essere la privacy degli utenti.

Il team di Mountain View non vuole rimanere indietro e segue la scia di Apple (Health Kit) e di Samsung (Sami). Il suo obiettivo è di rivoluzionare il rapporto tra persone e tecnologia in ambito benessere, promuovendo l’utilizzo della sua piattaforma Fit attraverso i vari device Google che sono e saranno presenti sul mercato.

Fit permetterà a gadget indossabili di misurare e monitorare valori vitali, come il battito cardiaco o più semplicemente il numero dei passi, durante una qualsiasi attività fisica. I dati raccolti da orologi e bracciali verranno inviati via Bluetooth ai dispositivi connessi, come smartphone e tablet, sincronizzando le informazioni di salute del diretto interessato. Fit fungerà quindi da sistema cloud, un archivio digitale di informazioni degli utenti presenti direttamente su web. Sfruttando i futuri aggiornamenti di Android poi, il sistema operativo più diffuso al mondo presente sui dispositivi indossabili di Google con il nome di “Wear”, la raccolta dati sarà sempre più semplice e immediata.

I vantaggi di Fit sono evidenti ma le preoccupazione del colosso Google hanno un occhio che guarda anche indietro. Verso quel progetto chiamato “Google Health” annunciato nel 2012 e mai partito ufficialmente. I rumors parlavano di sottovalutate questioni di intrusione alla privacy. Ma ora Big G rilancia il prodotto sul mercato con intenti e, spera, sviluppi diversi.

Via: Forbes

Credits immagine: BozDoz/Flickr

Mattia Maccarone

Una vocazione scientifica e una specializzazione in Neurobiologia. Fa ricerca nei laboratori del CNR con gli allievi di Rita Levi Montalcini e poi approda al Master SGP della Sapienza e alla redazione di Galileo. Collabora con Le Scienze e Mente&Cervello.

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