Arriva Volunia, il Google all’italiana

Spiccare il volo e guardare il mondo da una prospettiva diversa. L’idea non potrebbe essere più chiara di così: Volunia, il nuovo motore ricerca tutto italiano, promette di cambiare il modo in cui le persone ricercano contenuti sul Web. Il progetto realizzato da Massimo Marchiori è stato presentato oggi all’Università di Padova. Il software per adesso può essere utilizzato solo da una schiera ristretta di utenti registrati, ma sarà reso pubblico entro la prossima settimana.

Come è facile capire fin da subito, Volunia deve differenziarsi dal modello Google per non correre il rischio di rimanere schiacciato dalla concorrenza. E Marchiori – che nel 1996 aveva già gettato le basi su cui l’azienda americana ha costruito il proprio algoritmo di ricerca – sembra avere tutte le intenzioni di puntare verso mete differenti da quelle raggiunte dai colossi dell’informazione digitale.

Il progetto Volunia consiste in un motore di ricerca dotato di una forte componente visuale pensata per cambiare il modo in cui le persone visualizzano i risultati di ricerca disponibili sul Web. Durante gli ultimi tre anni, il team di Marchiori – composto da giovani informatici italiani divisi tra il Veneto e la Sardegna – ha lavorato a un sistema di indicizzazione su un vasto numero di siti internet a carattere globale.

Di ogni pagina web, l’equipe di informatici ha ottenuto una mappa gerarchica dei contenuti che può essere visualizzata come una planimetria cittadina. Ogni sezione del sito appare come un edificio a cui gli utenti possono scegliere di accedere. L’idea è che, trovandosi di fronte a un panorama più vasto, le persone possano informarsi in modo più completo. Allo stesso modo, le schermate di ricerca di Volunia sono dotate di una toolbar che permette di selezionare le anteprime dei file multimediali presenti sull’intero sito. Una sorta di indice schematico per la pronta consultazione.

Ma c’è di più, perché le mappe di Volunia potranno essere frequentate attivamente dagli utenti del Web. L’aspetto sociale risiede proprio nel fatto che chiunque utilizzi il motore di ricerca può accedere a un servizio di chat in tempo reale a lato della pagina visitata. In pratica, ciò permetterebbe a chiunque navighi con un profilo pubblico (il servizio permette anche una configurazione stealth) di interagire con le altre persone interessate al contenuto.

Una soluzione che, secondo Marchiori dovrebbe innescare la nascita di nuove relazioni sociali e trasformare il Web in un ecosistema aperto. Infatti, i visitatori pubblici che utilizzano Volunia sono monitorati in tempo reale, tanto che il loro numero può essere utilizzato come indicatore della popolarità di un sito. Tuttavia, non mancano le critiche al progetto: per farcela, il motore di ricerca italiano deve riuscire a realizzare un modello di business vincente e a districarsi nel complesso ginepraio di leggi sulla privacy.

Credits: Università di Padova

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