Attacchi di panico, scoperte le cause biologiche

Sarebbe il cattivo funzionamento di particolari neuroni alla base del cervello a provocare il senso di soffocamento tipico degli attacchi d’ansia. Da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del San Raffaele di Milano è emerso che questo disturbo psicologico ha un fondamento biologico che consiste in una errata regolazione del legame tra neurotrasmettitori e recettori nel cervello. Lo stress o altri eventi psicologici individuali determinerebbero un effetto simile a quello che si verifica in presenza di alte concentrazioni di anidride carbonica, alle quali infatti i soggetti che soffrono di questa patologia sono particolarmente sensibili. Il neurotrasmettitore implicato in questi casi è l’acetilcolina, e i ricercatori hanno dimostrato che bloccando i recettori specifici per questa molecola si riesce ad attenuare il senso di mancanza d’aria generato dal panico. I sintomi scatenati dall’ansia non sarebbero altro quindi che una risposta eccessiva, sregolata del nostro organismo che normalmente viene attuata solo in condizioni non fisiologiche, come reazione ad uno stimolo di soffocamento. Sarebbe questa la conferma dello stretto legame fra attacchi di panico, senso di soffocamento e anidride carbonica di cui aveva già parlato a Galileo Rosario Sorrentino, membro dell’Accademia americana di neurologia. (v.n.)

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