I piloti delle compagnie aeree si ammalano di cancro alla pelle molto più spesso del resto della popolazione. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Occupational and Enviromental Medicine. Secondo i ricercatori, l’alterazione dei ritmi biologici nell’arco delle ventiquattro ore (ritmi circadiani), e la riduzione dei livelli di melatonina – ormone che nell’uomo regola il sonno – favorirebbe la formazione di melanomi maligni. Il test, eseguito su 458 piloti, 265 dei quali coprivano rotte europee e transatlantiche, ha dimostrato che gli aviatori sviluppano tumori 10 volte di più rispetto alla media mondiale. I risultati hanno evidenziato che l’alta percentuale di cancro alla pelle tra i piloti è favorita, oltre che dall’alterazione dei ritmi circadiani, anche da fattori concomitanti come la prolungata esposizione al sole. I piloti che coprono rotte intercontinentali sorvolando più di cinque fusi orari diversi, infatti, hanno percentuali di melanoma 25 volte più alte, mentre in coloro che, oltre a compiere voli intercontinentali, sono esposti a un maggior livello di radiazioni la percentuale di rischio sale del 28 per cento.
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