Azoto in 3D

    L’azoto, maggiore costituente dell’aria, può assumere una struttura polimerica tridimensionale. A dimostrarlo, insieme ad altri colleghi, lo scienziato Mikhail Eremets del Max Planck Institute for Chemistry di Mainz, in Germania, in uno studio che sarà pubblicato su Nature Materials del prossimo agosto. Già una decina di anni fa, alcuni teorici avevano predetto una possibile struttura tridimensionale per l’azoto, ma nessuno, finora, era riuscito a dimostrarlo. Nella usuale configurazione l’azoto ha una struttura a due atomi, tenuti insieme da un triplo legame. A elevate temperature e pressioni, però, come avevano mostrato le simulazioni numeriche, la struttura passa in 3D con ogni singolo atomo che si collega ad altri tre, immagazzinando un enorme quantitativo di energia. I chimici tedeschi, per confermare tale teoria, hanno prima di tutto introdotto dell’azoto in delle piccolissime celle, a forma di disco, poste all’interno di uno stampo di diamante. Partendo dalle condizioni ambientali, aumentando la pressione e riscaldando sempre di più l’azoto, alla temperatura di 1725 gradi Celsius e alla pressione di 115 Giga Pascal (ossia un milione di volte superiore alla pressione atmosferica), hanno constato come l’azoto si fosse trasformato in un cristallo trasparente, simile a un diamante. Le successive analisi ai raggi X, hanno poi confermato la trasformazione in polimero dell’azoto. A questo punto, si dovrà capire come poterlo utilizzare nelle usuali condizioni ambientali. (a.l.)

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