A lezione di convivenza dai babbuini verdi del Masai Mara. In un articolo su PloS Biology, Robert Sapolsky e Lisa Share descrivono la comparsa di comportamenti non aggressivi manifestati dai primati del “Branco della Foresta” nel parco keniota di Masai Mara. Alla metà degli anni’80 un’epidemia di tubercolosi ha ucciso i maschi adulti più aggressivi del gruppo e da allora sia i babbuini superstiti sia i nuovi elementi aggregatisi in seguito mostrano atteggiamenti di coesistenza più pacifici dell’usuale, in netto contrasto con gli scontri feroci abituali tra i maschi di babbuino. Ma a sorprendere i ricercatori è stata soprattutto la persistenza nel tempo di questi comportamenti. Che si propongono quindi come vere e proprie conquiste culturali dei primati poiché non sembrano dipendere da fattori genetici e possono trasmettersi da una generazione alla successiva. Dal 1993 infatti solo le femmine del branco appartengono al gruppo originario, mentre i maschi, diventati adulti, hanno abbandonato come tradizione i consanguinei. Eppure anche gli individui adulti aggiuntisi in seguito al branco sono meno aggressivi sia dei predecessori sia degli esemplari del gruppo di controllo usato dai ricercatori. I meccanismi alla base di questo comportamento sono ancora tutti da scoprire. I primatologi stanno cercando di capire quale ruolo svolgono le femmine nel controllare l’aggressività dei maschi adulti.(g.p.)
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