Ambiente

Balene della Groenlandia: le jazziste dell’oceano

Un repertorio sorprendentemente vasto, diversificato e sempre mutevole: si tratta dei canti prodotti dalle balene della Groenlandia (Balaena mysticetus), una specie di balene che trascorre tutta la vita nelle acque dell’Artico, al contrario di altre specie che migrano per motivi alimentari o per riprodursi. Le cui armonie mutevoli e free form, più simili a improvvisazioni musicali che al canto ordinato di altre specie, hanno fatto guadagnare a questi animali artici il nomignolo di jazzisti degli oceani. A raccontarlo sono i ricercatori della University of Washington in uno studio pubblicato su Biology Letters, assieme alla più grande raccolta di registrazioni di canti prodotti da questa specie.

Durante la ricerca, gli scienziati hanno seguito una popolazione di circa 200 balene per tre inverni nelle acque che circondano la Groenlandia. Nelle registrazioni, ottenute tramite l’utilizzo di microfoni subacquei, hanno individuato oltre 184 diverse melodie. L’unica altra specie di balena che produce canti così elaborati è la megattera (Megaptera novaeangliae) – ma in questa specie tuttavia una sola melodia, che cambia ogni primavera, viene condivisa da tutti gli esemplari maschi di ogni popolazione. Le balene della Groenlandia presentano invece una varietà musicale molto più vasta.

“Se la canzone delle balene megattere è paragonabile alla musica classica, quella delle balene della Groenlandia può essere assimilata al jazz“, ha spiegato Kate Stafford, autrice principale dello studio. “Il suono ha molta meno struttura. E quando abbiamo esaminato le registrazioni ottenute in tre diversi inverni, ci siamo accorti che nessuno dei canti era mai ripetuto, e che ogni stagione aveva un nuovo set di melodie”.

Lo studio conferma che le balene che abitano questa regione cantano regolarmente in un periodo che solitamente va da novembre ad aprile. E soprattutto, che possiedono un’enorme varietà di melodie e frasi musicali. Per i mammiferi marini, suoni e canzoni sono fondamentali, come la vista per gli esseri umani. Essi infatti utilizzano le onde sonore per muoversi, orientarsi, trovare cibo e comunicare. E tuttavia c’è ancora molto da scoprire sui canti delle balene: è vero, ad esempio, che solo gli esemplari maschi sono in grado di cantare? Possono le canzoni essere condivise ed insegnate ad altri esemplari? Perché le melodie cambiano ogni volta?

Secondo i ricercatori, utilizzare degli identificatori che funzionano tramite onde radio, collocati su diversi esemplari, potrebbe in futuro aiutare a scoprire come mai questi animali si sono evoluti in questo modo.

“Le balene della Groenlandia sono animali eccezionali: possono vivere fino a 200 anni, hanno il grasso più denso di qualsiasi altra specie di balene, sono in grado di fratturare il ghiaccio e si sono evolute per fare tutte queste cose incredibili,” ha concluso Stafford, “Ancora non sappiamo perché esse cantino in questo modo straordinario, ma deve esserci un motivo”.

Ah, come cantano? Ascoltate qui, e qui.

Riferimenti: Biology Letters

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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