Il “Pesce smisurato” spiaggiato a Populonia nel 1713, i fossili della “Valle delle balene” nel deserto del Fayum, le tavole della Histoire naturelle di Buffon, per finire con una singolare raccolta di denti di capodoglio con su incise storie di balene e baleniere, marinai e pirati, navi, provenienti dalla marineria statunitense del XIX secolo. Queste ed altre rarità propone la mostra “Balene” visibile fino al 20 marzo al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi di Pisa (dal lunedì alla domenica, orario 9-19). Un itinerario tra iconografie popolari e storia naturale dalla prima età moderna sino alle soglie della contemporaneità che prende le mosse da preziosi documenti concessi dalla Fondazione Anna Maria Luisa de’ Medici e si conclude con la fantasmagorica cartografia realizzata per l’occasione dall’artista Antonio Possenti.
Alla mostra è collegato un intenso programma di laboratori didattici, a cura della sezione didattica del Museo della Grafica, oltre a conferenze, seminari e interventi performativi.
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