Imparare è più facile da piccoli che da grandi, lo sappiamo. Ma perché? Cos’è che rende il cervello dei bambini più efficace rispetto a quello di un adulto? La risposta arriva da uno studio pubblicato su Current Biology che, per la prima volta, ha osservato le concentrazioni del neurotrasmettitore acido gamma-amminobutirrico (GABA) durante e dopo esperienze di apprendimento percettivo visivo (VPL).
Il processo di apprendimento
L’apprendimento può essere definito “efficace” quando consente all’individuo di accrescere le proprie conoscenze ed abilità in un determinato intervallo di tempo. In questo processo è fondamentale che le nuove informazioni si consolidino, in modo che le successive acquisizioni di dati non le sovrastino. Le nuove conoscenze devono cioè essere memorizzate. In questo senso un ruolo importante nella stabilizzazione delle informazioni è svolto dal GABA, uno dei più potenti neurotrasmettitori inibitori del nostro sistema nervoso centrale, secreto dalla corteccia cerebrale.
Finora però i meccanismi neuronali responsabili di questo processo nei più piccoli non erano mai stati chiariti. Per la prima volta, quindi, utilizzando la spettroscopia di risonanza magnetica (MRS), lo studio ha focalizzato le variazioni di concentrazioni del GABA prima, durante e dopo esperimenti di apprendimento nell’area corticale visiva di bambini e, per confronto, di adulti.
Più GABA nel cervello per imparare
Cosa ci dicono i risultati? Nei bambini, prima che della fase di apprendimento i livelli di GABA sono inferiori rispetto a quelli degli adulti, perché la risposta inibitoria del neurotrasmettitore non è ancora completamente sviluppata. Ma durante l’apprendimento è evidente un rapido aumento delle concentrazioni del GABA, che persistono anche quando la fase di acquisizione delle conoscenze è terminata. Negli adulti i livelli del neurotrasmettitore restano invariati.
Per verificare che le variazioni delle concentrazioni del GABA siano effettivamente responsabili dell’apprendimento più rapido dei bambini, i ricercatori hanno eseguito esperimenti comportamentali coinvolgendo altri gruppi di bambini. I risultati mostrano che, la stabilizzazione delle nuove conoscenze nei bambini si verifica pochi minuti dopo la sessione di apprendimento mentre negli adulti si manifesta, in accordo con studi precedenti, quello che i ricercatori hanno definito “stato di apprendimento fragile” che ha un intervallo di 60 minuti.
Questi risultati suggeriscono che nei bambini una maggiore concentrazione del neurotrasmettitore GABA durante la formazione di nuove conoscenze consenta di stabilizzare l’apprendimento più rapidamente rispetto a quanto accada negli adulti. Studi futuri potranno determinare se meccanismi simili sono coinvolti anche in altri tipi di apprendimento.
Foto di Pavel Danilyuk