Dalle miniere del Sulcis alle acciaierie dell’Ilva, dalle raffinerie di Gela alla città di Casale Monferrato imbiancata dall’eternit, passando per il territorio del litorale flegreo con le sue discariche incontrollate di rifiuti pericolosi: nei 45 siti contaminati di interesse nazionale e regionale (Sin/Sir) si muore di più (+4-5%) e l’incidenza di tumori maligni nella fascia d’età 0-24 anni è complessivamente del 9% più alta rispetto a quella registrata nelle zone non a rischio. Sono i numeri dello studio Sentieri dell’Istituto superiore di sanità, presentati al workshopUn sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati, presso il ministero della Salute. L’aggiornamento comprende i dati raccolti nei siti dove è attivo un registro tumori (28 su 45 aree di interesse) nel periodo 2006-2013.
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