Batteri su Venere?

L’idea che dei microbi possano vivere nelle nubi acide di Venere è controversa. Ma, come riportato su New Scientist, Dirk Schulze-Makuch, e i suoi colleghi dell’Università di El Paso in Texas, ritengono complicato spiegare la chimica dell’atmosfera di Venere senza ammettere che dei batteri interagiscano con essa. Il pianeta Venere, un tempo sufficientemente temperato e umido per ospitare organismi viventi, avrebbe visto il suo clima variare repentinamente a causa di un potente effetto serra, surriscaldandosi sino a raggiungere temperature intorno ai 500°C, diventando, almeno a quanto finora creduto, inadatto per qualsiasi forma di vita. Adesso gli scienziati argomentano che proprio recentemente sono stati scoperti sulla terra batteri capaci di vivere in condizioni estreme molto simili a quelle riscontrabili su Venere. E anche se su questo pianeta è assente la fascia protettiva di ozono, difesa principale delle forme viventi dai raggi ultravioletti, la sua atmosfera evidenzierebbe, alla luce delle più recenti analisi, una forte presenza di particolari strutture di zolfo molecolare capaci di assorbire questa radiazione e di riemetterla sotto una forma innocua per la vita. Gli organismi potrebbero, in teoria, anche riuscire a procacciarsi l’acqua: particolari composti di zolfo idratato rilevati, ne conterrebbero, infatti, a sufficienza. (m.zi.)

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