Biologia, il Dna protagonista assoluto

Pomodori “geneticamente modificati” che maturano lentamente e che rimangono “buoni” per mesi. Riso transgenico resistente ad annate eccessivamente umide o a siccità improvvise. Grano “immune” ai parassiti più invasivi. Questi, insieme a nuovi vaccini e nuovi farmaci, sono solo alcuni dei risultati che i ricercatori hanno raggiunto, nell’arco di qualche anno, grazie alle biotecnologie, all’insieme delle tecniche, cioè, che utilizzano microrganismi per ottenere piante o animali transgenici, o prodotti e processi chimici di interesse industriale, soprattutto agricolo e sanitario. Ma se molti sono i successi già ottenuti, che cosa ci riserverà ancora la ricerca biotecnologica?

“La speranza – dice Ernesto Di Mauro, direttore del Centro Acidi Nucleici del Cnr di Roma – è soprattutto quella di assistere a uno sviluppo della ricerca in quelle discipline alla base del settore biotecnologico: la genetica, la biologia cellulare e vegetale”. E il futuro? “Quello più immediato è probabilmente nei vaccini contro le patologie del cavo orale – continua Di Mauro – e nei tessuti animali umanamente compatibili, vale a dire nella possibilità di ottenere, da animali transgenici, tessuti umani trapiantabili”.

In questa chiave non può mancare l’accenno a quella che forse è la più grande sfida della genetica moderna: la costruzione della mappa del Dna dell’uomo. E’ questo il fine del Progetto Genoma Umano. Centinaia di ricercatori di tutto il mondo, tra cui James Watson, il biologo che nel 1953 scoprì insieme a Francis Crick la struttura del Dna, sono impegnati da anni nella colossale impresa.

Tuttavia, nonostante gli sforzi e i consistenti finanziamenti, solo alcune centinaia dei circa ottantamila geni umani sono oggi noti agli studiosi. La strada da percorrere è insomma davvero lunga e la stessa comunità scientifica comincia ad accusare cali di entusiasmo e a dubitare, se non del significato dell’impresa – la conoscenza del gene è il primo passo, quello fondamentale, per curare molte malattie – dei tempi e delle difficoltà necessari a completarla.

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