Body Worlds. Se hai del fegato, metti in mostra il fegato…

Londra, Settembre 2002. All’inizio mi convinco che la mostra non è diversa da tante altre esposizioni: biglietto d’ingresso, guida elettronica lungo il percorso, consueto merchandising. Ma poi mi accorgo che c’è un bambino paffuto al mio fianco che sta osservando l’oggetto n. 216 del campionario: un fegato (vero, plastificato ma vero). Alla sua sinistra, sua madre si sofferma invece sull’oggetto n. 602: un corpo umano in posa da schermista. La donna osserva con attenzione il taglio verticale dalla testa alla spina dorsale fino al retto che permette di ammirare stomaco, pancreas e intestino con precisione. Il padre si sofferma invece su quello che nelle pitture michelangiolesche veniva coperto da censura.

No, non è una mostra come le altre

No, non è una mostra come le altre, qui non ci sono veli (né pelle) e quindi tutto (ma proprio tutto) del corpo umano è perfettamente visibile. La prima esposizione anatomica di veri corpi umani, Body Worlds/Körperwelten, organizzata da Gunther Von Hagens dell’istituto di Anatomia dell’Università di Heidelberg, aperta fino al 29 Settembre 2002 presso l’Atlantis Gallery di Londra e destinata a un perpetuo tour mondiale.

Hagens è l’inventore della ‘plastinazione’ (plastination), un processo chimico che permette di preservare organi e tessuti umani attraverso il loro trattamento chimico prima con acetone e, successivamente, con una miscela di sostanze plastiche che sostituiscono l’acetone sotto vuoto spinto e permettono quindi la conservazione di organi umani plastificandoli.

Body Worlds ha finora assicurato al suo creatore un enorme successo e si ferma a Londra dopo aver già visitato Germania, Giappone, Svizzera, Austria e Belgio. Nella capitale tedesca l’ultima settimana la mostra è stata aperta 24 ore su 24, mentre a Londra il tempo di attesa per visitarla varia tra una e due ore.

Hagens, anatomista erede di Leonardo e Vesalio

Hagens si riconosce erede della tradizione medica e di studi anatomici che ha le sue origini in Leonardo da Vinci e Andrea Vesalio. Ritiene che la conoscenza anatomica del corpo umano sia di fondamentale importanza per la comprensione dei suoi processi vitali e per un migliore sviluppo della medicina. Al tempo stesso il professore tedesco è convinto che l’esposizione di veri corpi umani, resa possibile dal processo di plastinazione (di cui sono stati precursori i maestri imbalsamatori e pietrificatori italiani), permetta all’anatomia come disciplina scientifica di uscire dalle stanze chiuse dei laboratori per aprirsi al pubblico e consentire una migliore comprensione sia delle modalità di funzionamento del corpo umano, sia di come lo stesso necessiti di cure e attenzioni. La mostra è di grande valore educativo perché rende visibile, per esempio, la differenza tra un polmone sano e quello annerito di un fumatore, l’impatto delle cellule cancerogene sui tessuti umani, l’effetto dell’alcool sul fegato.

La plastinazione consente inoltre l’esposizione di corpi umani in particolari posture per mostrare come il complesso di tessuti, organi, nervi e muscoli permetta il movimento. Sono esposti inoltre anche corpi umani integrali, quasi sculture, di un cestista, un portiere di calcio, una nuotatrice, un cavallerizzo (con tanto di cavallo plastinato), un giocatore di scacchi, un astista.

Oltre lo scandalo, il valore didattico della plastinazione

In molti (soprattutto gli abitanti dell’East End londinese, che ospita l’esposizione) all’apertura della mostra hanno gridato allo scandalo, al ‘nuovo Frankestein’, alla mancanza di rispetto per i morti così cinicamente esibiti. In realtà, il valore educativo della mostra è innegabile, specialmente per l’attenzione nei confronti della ‘macchina umana’. Di contro va detto che alcuni aspetti dell’esposizione sono meno convincenti. In primo luogo, quasi tutti gli oggetti rappresentano esseri umani maschili, mentre il corpo femminile è sottorappresentato. In secondo luogo, Hagens decompone il corpo umano, lo decostruisce e lo ricostruisce in modo nuovo e inusuale al fine – a suo dire – di mostrarne al pubblico il funzionamento e magari cogliere l’aspetto ‘artistico’ della trasformazione. In realtà a volte scade (come nel caso del pezzo Mystic Plastinis in cui uno dei corpi viene dotato di ali e occhiali e fatto girare come una farfalla), in una morbosa fascinazione per la disarticolazione del corpo che sembra degna di un film come il Silenzio degli Innocenti.

Perplessità bioetiche

Oltretutto, la questione che ha destato maggiore scalpore, specialmente sui tabloids di oltre Manica, è dove il professore tedesco abbia reperito i circa 200 corpi umani necessari alla mostra. Alcuni hanno ipotizzato che Hagens si sia appropriato di alcuni corpi scomparsi da un Istituto di Medicina Legale della città russa di Novosibirsk. Von Hagens si è sempre difeso sostenendo che i corpi esposti provengono da individui che ‘hanno accettato di donarli per la scienza medica e in particolare al fine di venir ‘plastinati’ a scopi educativi’. Il sito della mostra mette addirittura a disposizione una autorizzazione legale per questa finalità.

Negli ultimi decenni, l’importanza dell’esposizione al pubblico della scienza, della tecnologia e della medicina è divenuta parte fondamentale dell’attività degli stessi ricercatori, perché da un lato permette una migliore conoscenza dei prodotti della ricerca e dall’altra inevitabilmente apre immense occasioni di mercato. Hagens con il suo carrozzone anatomico illustra perfettamente questa situazione. La sua esposizione con circa 340.000 visitatori nella sola tappa londinese a circa 10 sterline a persona ha fruttato finora circa 3.400.000 sterline (ovvero circa 5.400.000 euro). Una volta sottratte le spese (soprattutto per la plastinazione che sembra essere molto costosa), dove andranno i profitti? E soprattutto, aldilà delle congetture sulla provenienza dei corpi, i donatori erano stati avvertiti del movimento di denaro che la loro esibizione avrebbe comportato?

Dopo aver visitato Body Worlds mi sono convinto che sarebbe dannoso invocare la censura papalina sul mondo dell’anatomia aperta al pubblico e spero vivamente che la mostra possa visitare l’Italia. Ma al tempo stesso mi chiedo se un minimo di controllo sugli affari del Professor Hagens, così desideroso di assicurare al pubblico l’educazione sull’anatomia umana, non guasterebbe…

La mostra

Body Worlds/Körperwelten, a cura di Gunther Von Hagens The Old Truman Brewery · 146 Brick Lane · London E1 6QLtutti i giorni dalle 9 alle 21

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