Categorie: Salute

Caffè, benefici anche per il tumore all’endometrio

Quello sui potenziali benefici del caffè sulla salute è un campo in cui, da un po’ di tempo a questa parte, si stanno moltiplicando le ricerche. E sebbene molti studi sembrano indicarne gli effetti positivi sull’organismo – da quelli sulla memoria alla riduzione dei tumori – di risposte certe non ce ne sono. Quel che abbiamo sono piuttosto correlazioni, e l’ultima, in ordine temporale, associa il consumo di caffè a un ridotto rischio di sviluppare il tumore all’endometrio. In particolare: 3 o 4 tazze al dì ridurrebbero il rischio di un quinto, suggerisce lo studio pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention.

A capo della ricerca Melissa A. Merritt dell’Imperial College London che insieme ai colleghi ha cercato di capire l’influenza della dieta sullo sviluppo di questo tipo di tumore femminile. Per farlo gli scienziati hanno analizzato i dati provenienti da alcuni grandi studi sulle abitudini alimentari: l’European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition (Epic), il Nurses’ Health Study (NHS) e il Nurses’ Health Study II (NHSII), analizzando nel complesso oltre 2800 donne con cancro all’endometrio.

Le analisi effettuate sulla coorte Epic avevano portato a individuare nove elementi che potevano essere correlati (con effetti diversi) al rischio di cancro all’endometrio (grassi totali, grassi monoinsaturi, fosforo, carboidrati, yogurt, burro, patate, formaggio e caffè). Successivamente i ricercatori hanno usato questi dati per capire, nei dati provenienti dagli studi NHS, se qualcuno di questi nove elementi fosse particolarmente in grado di influenzare il rischio di tumore.

È così emerso che bere tre tazze di caffè al dì riduce il rischio di cancro del 19% tra le donne appartenenti alla coorte di Epic, rispetto a quelle che ne bevono meno di una tazza al dì. Risultati simili anche nella coorte degli studi NHS: bere quattro tazze di caffè al giorno riduce il rischio di tumore del 18% rispetto a chi non ne beve affatto (le quantità di caffè riportate in grammi parlano di circa 700 g per Epic e circa 1000 g per NHS).

I dati raccolti, così come quelli provenienti da studi analoghi, sostengono l’idea che i benefici del caffè e il suo potenziale uso benefico vadano indagati a fondo. Solo dopo, e anche quando si saranno identificate le sostanze attive responsabili degli effetti osservati, sarà possibile immaginare qualche tipo di raccomandazione.

Riferimenti: Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention doi: 10.1158/1055-9965.EPI-14-0970 

Credits immagine: refeia/Flickr CC

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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