Sesso, i giovani hanno più voglia di sperimentare

Una maggiore voglia di sperimentare e di provare cose nuove: è questo il cambiamento più rilevante che emerge dallo studio pubblicato sul Journal of Adolescent Health, che si è occupato di studiare come sono cambiate le abitudini sessuali di adolescenti e giovani adulti a partire dagli anni Novanta fino ad oggi. La ricerca, che ha analizzato oltre 45mila partecipanti nel Regno Unito, è basata su interviste e sondaggi condotti all’incirca ogni 10 anni, a partire, per l’appunto, dal 1990.

Una cosa che non sembra essere cambiata negli ultimi venti anni è l’età a cui si ha il primo rapporto – vaginale, anale o orale – che si attesta sempre attorno ai 16 anni. Ma qualcosa però con il tempo è cambiato. Analizzando le risposte dei partecipanti emerge poi come i rapporti vaginali e il sesso orale rimangano la combinazione più utilizzata tra partner di sesso opposto. Ma la proporzione dei giovani sessualmente attivi (di età tra i 16 e i 24 anni) che hanno praticato sesso vaginale, orale e anale nell’ultimo anno, è cresciuta. Si è passati, spiegano i ricercatori, da 1-10 uomini e donne del 1990-1991 a 1 su 4 per gli uomini e una su 5 per le donne nel periodo 2010-2012. La fascia tra i 16 e i 18 anni è stata quella in cui si sono avuti tra i più grandi incrementi nell’ultimo decennio per quel che riguarda pratiche di sesso orale e anale. Secondo Kaye Wellings, co-autrice dello studio, questi cambiamenti non sono sorprendenti, e riflettono una maggiore accettazione e apertura mentale della società.

Ma perché studiare come cambiano le abitudini sessuali? “Poiché siamo in un periodo in cui l’educazione sessuale sta subendo una riforma, è importante stare al passo con gli ultimi trend nelle pratiche sessuali per assicurarsi che i programmi siano rilevanti e riflettano le esperienze dei giovani,” ha commentato Ruth Lewis, autrice principale dello studio: “Facendo luce su quando i giovani hanno rapporti e che tipo di rapporti, la nostra ricerca sottolinea il bisogno di un’educazione sessuale accurata e che permette di chiarire concetti come il consenso e la sicurezza in un gran numero di diverse pratiche sessuali”.

Gli autori tuttavia sottolineano come questi risultati vadano considerati con cautela: lo studio è infatti limitato dal fatto che i dati ottenuti sono riportati direttamente dai partecipanti. La ricerca, inoltre, non offre un quadro completo delle abitudini sessuali moderne, in quanto non è stato possibile ottenere statistiche simili per coppie gay, in quanto il numero di partecipanti omosessuali non era abbastanza alto per permetter un’analisi accurata.

Riferimenti: Journal of Adolescent Health

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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