“Accendiamo il cervello” è il motto di “(Cattiva) Scienza in TV”, un nuovo gruppo Internet di liberi cittadini pensanti e pronti a mobilitarsi contro quelle trasmissioni televisive che si spacciano per scientifiche. Obiettivo dichiarato: smascherare con ironia questi programmi che parlano di misteri inspiegabili e improbabili ipotesi pseudo-scientifiche e che devono il loro successo alla popolarità delle leggende metropolitane e alla credulità delle persone a digiuno di scienza. Le bufale saranno rivelate a partire da settembre sul sito dell’iniziativa.
L’appello è rivolto a tutti, scienziati e ricercatori compresi, ma soprattutto ai giovani blogger e al popolo della Rete. I promotori dell’iniziativa infatti stanno mettendo a punto un gioco che chiede a ragazzi e studenti di segnalare le bufale trasmesse dalla televisione. “I più attenti vinceranno bellissimi premi consegnati in una cerimonia che si svolgerà in occasione di uno tra i tanti festival della scienza”, ha dichiarato Emilio Sassone Corsi – presidente dell’Associazione Astrofili Italiani – che ha aderito all’iniziativa.
Insieme a Corsi hanno già dato il proprio appoggio Cesare Barbieri, Enrica Battifoglia, Leopoldo Bennacchio, Enrico Bernieri, Piero Bianucci, Giovanni Fabrizio Bignami, Patrizia Caraveo, Claudia Di Giorgio, Corrado Lamberti, Tommaso Maccacaro, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, Stefano Sandrelli, Paolo Saraceno.
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non sono più nocive le notizie più o meno pilotate raccontateci a ripetizione dai tele
giornali?
Trovo che mettere il termine "cattiva" davanti a "scienza" sia maldestro, non solo perché l'ascia adito all'idea che esista veramente una scienza buona e una cattiva, mentre invece la scienza è scienza. punto. Ma lascia anche intendere che quella in TV sia effettivamente scienza, cattiva, ma scienza, cosa che invece non è... i programmi come Voyager non usano metodo scientifico quindi non sono scienza. Definirli scienza cattiva non solo è offensivo per la scienza, quella vera, ma è anche fuorviante perché lascia intendere che quei programmi siano scientifici, cattivi ma scientifici... ciò è sbagliato..
Non entro nel merito dell'iniziativa che a me pare uno scherzo... infatti dovrebbe oramai essere chiaro a tutti che se l'informazione in TV, radio, giornali, internet... ha attualmente un certo taglio "sensazionalistico" è perché il pubblico lo gradisce così dal momento che è solo il pubblico che decreta successi o insuccessi di un qualunque lavoro.