C’è metano su Plutone, lo conferma la sonda New Horizons

C’è metano su Plutone e no, non viene dalle mucche. Annunciano così, giocando, dalla Nasa la scoperta di metano ghiacciato sulla superficie del pianeta nano, avvistato in realtà da osservazioni compiute a Terra già dagli anni Settanta. Adesso a darne conferma però è la sonda New Horizons che attraverso lo spettrometro a infrarossi ha rivelato direttamente la presenza del composto.

Ma se non viene dalle mucche, da dove ha origine il metano – presente anche all’interno del nostro pianeta e nella nostra atmosfera – avvistato dalla sonda? Secondo gli scienziati il metano su Plutone è di origine primordiale, ereditato dalla nebulosa solare da cui ha avuto origine il nostro Sistema solare, circa 4,5 miliardi di anni fa.

Ma la presenza di metano non è certo l’unico dato acquisito dalla sonda, che arriverà dalle parti di Plutone il prossimo 14 luglio, quando lo sorvolerà a 12500 km di distanza. Lo strumento Long Range Reconnaissance Imager (Lorri) a bordo della navicella ha anche continuato a immortalare il pianeta nano e i suoi satelliti. Le immagini scattate durante questo avvicinamento sono state messe insieme a produrre la gif che segue (clicca sopra l’immagine), che mostra il progressivo ingrandirsi del sistema Plutone-Caronte al diminuire della distanza (le immagini usate sono state scattate da una distanza variabile dai 56 milioni di km ai 22 milioni di km).

Oltre all’ingrandimento è possibile notare anche altri particolari: per esempio Plutone appare con l’emisfero nord alquanto luminoso, mente all’equatore sembra essere attraversato da una banda scura discontinua. Scura appare anche una regione polare della luna Caronte. Cosa significhino queste variazioni lo scopriremo meglio con l’arrivo della sonda da Plutone, che si occuperà, tra l’altro, anche di studiare la tenue atmosfera del pianeta nano.

Immagine copertina: la sonda della Nasa in arrivo da Plutone, con evidenziata la localizzazione dello strumento che ha rivelato il metano, evidenziato in rosa sul pianeta nano nell’immagine in falsi colori nell’inserto della foto. Credits: NASA/Johns Hopkins Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

 

 

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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