C’è un telescopio cinese sulla Luna

Un occhio robotico scruta, da quasi due anni, la volta celeste della Luna. Fa parte della dotazione di bordo del lander cinese Chang’e 3, sbarcato sul nostro satellite a dicembre 2013, ed è costituito da un piccolo telescopio, di circa 15 centimetri di diametro, primo e (finora) unico nel suo genere. Uno strumento che, grazie alle caratteristiche peculiari dell’ambiente in cui sta operando, si sta rivelando particolarmente utile agli scienziati: “La Luna, a differenza della Terra, non ha atmosfera”, spiega Jing Wang, dei National Astronomical Observatories di Pechino, responsabile delle operazioni del telescopio, “e dunque è possibile rivelare direttamente la radiazione ultravioletta proveniente dagli oggetti celesti”. Dal momento che la Luna ruota 27 volte più lentamente rispetto alla Terra, aggiunge il New Scientist, il telescopio può rimanere fisso a scrutare la stessa stella per una dozzina di giorni senza interruzioni.

L’équipe di Wang ha pubblicato oggi su ArXiv i primi risultati delle osservazioni del telescopio, che in quasi due anni ha operato per circa 2mila ore, monitorando 40 stelle.

L’occhio di Chang’e 3 è riuscito anche a scattare un’immagine della Galassia Girandola, nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

Il ciclo vitale del telescopio, nelle previsioni degli scienziati, non sarebbe dovuto durare più di un anno; tuttavia, anche grazie a particolari accorgimenti che ne hanno preservato l’integrità, come per esempio l’accortezza di far rientrare lo strumento all’interno del lander all’alba e al tramonto, momenti di maggior concentrazione di polvere lunare, sembra godere ancora diperfetta salute. E può continuare a lavorare egregiamente, stando a Wang e colleghi, anche fino al prossimo anno. Staremo a vedere.

Via: Wired.it

Credits immagine: NAOC/ILOA/UH-Hilo/CFHT

 

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